«Così non si vive: è attacco allo Stato»

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
2 settembre 2007

«Ieri sono andato a letto un po' più sereno rispetto alle sere precedenti. La mia persona è sotto scorta e i miei uffici sono presidiati».
Inizia così la lettera-appello inviata, tra gli altri, al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al premier Romano Prodi dall'imprenditore siciliano Andrea Vecchio, 67 anni,titolare della Cosedil Spa e presidente dell'Ance Catania. Da quando si è ribellato al racket, Vecchio è nel mirino della Mafia. Nelle ultime ore l'imprenditore edile ha subìto quattro «avvertimenti » e sono andati in fiamme mezzi impegnati in alcuni cantieri, per danni pari a 400mila euro (si veda il Sole- 24 Ore di ieri).
«Notevoli e apprezzabili – continua Vecchio –sono stati gli sforzi che lo STATO (maiuscolo nel testo, ndr) sta facendo per noi». Ma «non basta, non basta». «Questa mattina quel poco di serenità di ieri è andata persa. Infranta da una notizia, da una telefonata alle sette del mattino, dal nostro cantiere di Randazzo (Catania)».
«Ci comunicano che del liquido infiammabile è stato trovato sui cingoli di un escavatore – prosegue il testo –. Altra minaccia, la quarta in quattro giorni, altra angoscia. Così non si vive, non si può vivere».
Immediata la solidarietà di Confindustria Sicilia, che ieri mattina ha riunito il direttivo, con il presidente degli industriali dell'Isola, Ivan Lo Bello (si veda il pezzo sopra).
Intanto il ministro per l'Attuazione del programma, Giulio Santagata, ha telefonato a nome del governo e di Romano Prodi al presidente Lo Bello per esprimere la solidarietà dell'esecutivo nei confronti degli imprenditori minacciati dal racket delle estorsioni.
«Non rappresento solo la mia impresa, la mia famiglia, i miei figli – scrive ancora Andrea Vecchio – per mia disgrazia, o fortuna, rappresento i costruttori catanesi. E non siamo noi ad essere attaccati ma lo STATO. La STATO simbolo che non è in grado di assicurare un ordinato svolgersi della vita quotidiana.
Non vogliamo fare gli eroi, ma continuare a vivere e lavorare affinché questa società cresca e migliori. Vogliamo sentirci cittadini di uno stato efficiente di un paese normale. Nient'altro di (D.Le.)

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
Pubblicità
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-