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Record negativo per la vendemmia 2007. E i prezzi del vino aumenteranno

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1 settembre 2007

Quella del 2007 è una vendemmia tra le più scarse degli ultimi 50 anni. A denunciarlo è Assoenologi, l'Associazione enologi enotecnici italiani, che divulga le tradizionali
prime stime di inizio settembre. Si produrranno 43 milioni e 200 mila ettolitri di vino, il 13% in meno rispetto al 2006 (quando si registrarono 49.631.000 ettolitri), mentre le contrattazioni saranno caratterizzate da aumenti dei prezzi all'ingrosso compresi tra il 5 e il 20%. Per trovare una vendemmia inferiore a quella attuale bisogna tornare al 1957, quando si produssero circa 43 milioni di ettolitri.

Colpa del clima. Ma la vendemmia 2007 sarà ricordata anche per essere una delle più anticipate degli ultimi 70 anni. Le operazioni di raccolta, in alcune zone, sono iniziate nella prima decade di agosto, con un anticipo che va dai 10 ai 20 giorni rispetto alla media pluriennale. Questa situazione è stata determinata dalle condizioni climatiche, come sottolinea Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi: «L'inverno 2006/2007 è stato fra i più miti e meno piovosi degli ultimi decenni, il mese di aprile il più caldo degli ultimi 50 anni, mentre quello di luglio, in particolar modo nel Centro Sud, il più afoso degli ultimi cinque lustri; agosto ha fatto registrare temperature torride al Sud e nella media al Nord, dove alcune precipitazioni sono state alquanto benefiche per la vite». Proprio la situazione climatica ha determinato una segmentazione della produzione che comunque, secondo Assoenologi, consentirà di ottenere una qualità eterogenea, in alcuni casi eccellente.

Le produzioni regionali. Il decremento produttivo ha le sue massime punte nel Sud Italia ed in particolare in Sicilia dove, in certe zone, si raggiungono punte anche di -50% rispetto allo scorso anno. Dai negativi anche per l'Abruzzo, che denuncia un -20% nella produzione. Nei giorni scorsi il 90% della produzione dell'Amarone della Valpolicella - che vale decine di milioni di euro - è stato dichiarato perduto dai coltivatori della zona, a causa delle forti grandinate. In decisa controtendenza le stime di altre regioni, come il Friuli Venezia Giulia, dove si prevede una produzione superiore del 10% rispetto al 2006 e un'ottima qualità dell'uva.

Ue, bioetanolo dalle quote extra di vino italiano. Intanto, dall'Unione Europea arriva la notizia che ben 200 mila ettolitri di vino italiano saranno utilizzati per produrre bioetanolo. Si tratta di eccedenze di scorte che Bruxelles ha deciso di ridurre assicurando, nello stesso tempo, l'approvvigionamento per il settore dei biocarburanti. L'Ue ha lanciato una gara per l'acquisto dei quantitativi di vino considerati in eccesso con la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, del regolamento 27/08/2007. La misura coinvolge anche le scorte della Francia, della Spagna e della Grecia.

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