Mercato auto italiano con il freno a mano tirato in settembre. Le nuove immatricolazioni hanno segnato un aumento dello 0,20% (contro previsioni del +2-4%) mentre per l'usato si registra una flessione del 4,86% su base annua. Le nuove auto sono state 184.774 (a settembre 2006 furono 184.403). Nello stesso periodo, si sono registrati 379.928 trasferimenti di proprietà di auto usate, mentre a settembre scorso furono 399.342. Nonostante il dato mensile non esaltante, il consuntivo dei primi nove mesi dell'anno segna un incremento del 6,64 per cento. La frenata arriva dopo i sostenuti rialzi dei mesi precedenti, ed è dovuta al calo della fiducia dei consumatori e alle attese dei nuovi modelli dopo il Salone di Francoforte, terminato il 23 settembre.
Non sono serviti neppure la spinta degli incentivi alla rottamazione e l'aumento delle chilometri zero. Tra i fattori che pesano sulle intenzioni di acquisto dei consumatori anche le attese sulla Finanziaria. Il rallentamento si può considerare tuttavia fisiologico visti i cospicui rialzi degli ultimi mesi, hanno sottolineato fonti interpellate dall'agenzia Radiocor.
«Sull'andamento a settembre - è l'analisi del Centro studi Promotor - ha influito probabilmente l'impatto psicologico delle ripercussioni della crisi dei mutui subprime sull'economia reale. In particolare il repentino mutamento del quadro congiunturale potrebbe influire sulla domanda sia per la diminuita capacità di spesa di famiglie e imprese sia perché il possibile ulteriore aumento del costo del denaro potrebbe rendere meno facile e più oneroso il credito al consumo».
L'Unrae (associazione dei costruttori esteri) sottolinea, invece, la «forte inversione di tendenza delle immatricolazioni a società». Le flessioni accusate a causa delle sfavorevoli novità in materia fiscale, sembrano archiviate dopo la revisione della normativa sulle auto aziendali. Risultato: in settembre questo settore è risalitio al 18,6% del mercato contro il 13,8% dei primi 9 mesi dell'anno.
Quanto alla Fiat ancora una volta nel 2007 cresce (+2,1%) più del mercato. Fiat Group Automobiles ottiene una quota del 31,1% (+0,6 punti rispetto a settembre 2006). Il marchio Fiat ha immatricolato 45 mila vetture in settembre (+3,5%) con una quota pari al 24,4%, in crescita sia rispetto a settembre 2006 (+0,8 punti percentuali) sia rispetto ad agosto 2007 (+0,2). Cresce ancora Lancia (+2,67%), perde quota invece Alfa Romeo (-9,86%). Ai primi tre posti della classifica delle vetture più vendute a settembre troviamo la Punto, la Panda e la nuova 500, che ha raggiunto quota 75mila ordini in tutta Europa e supera la Ford Fiesta. Un'altra conferma per il brand arriva da Doblò, primo nel suo segmento con il 51,3 per cento.
Tra le marche estere nel mese perdono terreno Peugeot (-19,8%), Toyota-Lexus (-13,9%), Renault (-12%). Salgono di più le vetture economiche di Chevrolet (+19,7%), e marche più diffuse come Ford (+4,67%) e Opel (+3,15%). Recuperano le lussuose Mercedes (11,74% a settembre contro +0,46% dei primi nove mesi), Bmw (+6,75% contro il -14,2% della rivale Audi), Chrysler-Jeep-Dodge (+9,9%)
E proprio Fiat lunedì ha ripreso a correre a Piazza Affari, puntando a conquistare quota 22 euro. I titoli del Lingotto stanno vantando una delle migliori performance tra le azioni a maggior capitalizzazione, guadagnando il 2,36% e attestandosi a 21,66 euro, livello che non vedevano da fine luglio. Dopo gli scivoloni di questa estate, le Fiat hanno iniziato il recupero lo scorso 20 settembre e in una decina di sedute hanno messo a punto un rimbalzo del 13% circa.
