No alla «moltiplicazione dei pani e dei pesci» che invece sembra essere la richiesta che viene
dal mondo politico: è un'illusione pensare che lo stesso euro possa essere speso «più volte per scopi diversi». Così il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa che, nel suo intervento in occasione della Giornata del Risparmio, torna sulla necessità di non abbassare la guardia sul risanamento dei conti pubblici e sull'abbattimento del debito che rappresenta la vera anomalia del Paese. «Sentiamo una polifonia reclamare che le tasse devono essere abbassate- dice il ministro - che la caduta del debito deve essere accelerata, che la spesa va tagliata, che i servizi pubblici devono essere sviluppati, che é necessario aumentare il capitale fisico e immateriale del Paese. Una moltiplicazione dei pani e dei pesci. La ricorrente illusione che lo stesso euro possa essere speso più volte per scopi diversi».
Il risanamento dei conti pubblici è stato avviato e con la Finanziaria dello scorso anno sono stati ottenuti buoni risultati, ma il cammino é ancora lungo e difficile. La prospettiva di riportare il debito al di sotto del 100% del Pil, per la prima volta dal 1991, ha detto il ministro, è a portata di mano. «Nessuna rappresentazione parziale della realtà può togliere valore alla forza dei numeri e dei bilanci: dopo un quinquennio il debito ha ricominciato a scendere rispetto al prodotto», ha sottolineato il ministro, per il quale «superata quella soglia il cammino potrà farsi più rapido».
Per il titolare del dicastero di via XX Settembre le misure prese nell'Unione europea per la tutela del risparmio sono «caratterizzate da un eccesso di timidezza e hanno limiti che vanno superati». Il ministro ha sottolineato che «oggi un conglomerato paneuropeo deve interagire con decine di autorità di vigilanza nazionali e i sistemi di raccordo operanti non hanno finora rimosso ogni barriera agli scambi transfrontalieri, gravano l'industria finanziaria di forti ingenti che ne minano la competitività sul mercato globale, pongono a rischio il raggiungimento dei fini di tutela del risparmio per cui il sistema dei controlli è istituito». Per questo secondo il ministro, anche per superare l'eccessiva divisione dei compiti tra le autorità nazionali si potrebbe istituire «una autorità sovraordinata, che abbia la capacità di disporre, e se necessario anche di imporre un coordinamento efficace e tempestivo».