NEW YORK Dal nostro corrispondente.
Brembo North America ha annunciato l'acquisizione della divisione freni della Hayes Lemmerz, un'operazione da 58 milioni di dollari, significativa per lo sviluppo interno dell'azienda, ma, soprattutto, per il messaggio, forte, che invia al tessuto delle medie aziende italiane: è possibile sbarcare negli Stati Uniti con un acquisto molto mirato per consolidare le proprie posizioni di mercato e lanciare un'offensiva nel proprio settore, che, grazie al passaggio americano, diventa improvvisamente globale.
Il nuovo acquisto porta la quota di mercato di Brembo in America dal 2-3% al 14-15%, consente di creare una piattaforma locale che apre le porte alle tre grandi case automobilistiche di Detroit (Gm, Ford e Chrysler), completa il quadro strategico per l'area Nafta, dove Brembo è già presente con impianti anche in Messico. L'acquisizione è «la prima di altre operazioni che ci auguriamo di concludere negli Stati Uniti, magari in settori produttivi dei freni per motociclette o in altre aree funzionali alla nostra strategia di crescita internazionale », come spiega Alberto Bombassei, presidente di Brembo.
Sul piano tecnico giuridico l'operazione è stata perfezionata da Matteo Tiraboschi, il Presidente di Brembo North America, che assorbirà la divisione della Hayes Lemmerz, integrandola nelle operazioni locali e sostituendo il vecchio marchio con il marchio Brembo. Dal punto di vista strategico e finanziario, l'operazione è stata portata a termine con una leva del 100%, con una strutturazione messa a punto da Banca Intesa così formulata: circa 28 milioni di dollari saranno finanziati con una leva sul nuovo acquisto in carico alla holding americana, il rimanente con un aumento di capitale a favore della holding americana, finanziato dalla holding di controllo attraverso un altro indebitamento a carico della capogruppo.
La divisione acquistata è comprensiva di due impianti situati a Homer, in Michigan, e Apodaca, in Messico, che producono dischi freno e tamburi per il mercato nordamericano di auto e veicoli commerciali leggeri e hanno all'attivo una forza lavoro di 250 dipendenti. Il giro d'affari della divisione, nel 2006, è stato di 120 milioni di dollari circa.
«Sono molto soddisfatto di questa acquisizione è un'azienda ben gestita e profittevole, non siamo tagliati per ristrutturare da zero, preferiamo concentrarci su business sani e già avviati», ha commentato Bombassei durante una conferenza stampa che ha tenuto al corporate showroom della Ferrari Maserati North America, che costeggia l'elegante Park Avenue di New York: «Crediamo che l'area Nafta, e il mercato americano in particolare, sia tra le più importanti al mondo, è matura, sofisticata e ben si combina con il posizionamento strategico di Brembo. Questa acquisizione doterà Brembo di una solida base produttiva a servizio di tutti i nostri clienti che producono negli Stati Uniti».
Uno dei più importanti ad esempio era fino ad ora la Mercedes, attraverso i suoi impianti produttivi americani. Ma se si vuole parlare di priorità in termini di espansione, allora i riflettori devono essere puntati sull'Asia, continente in cui Brembo mira a crescere: precisamente in Cina, Giappone e India.
