È stata siglata nella tarda serata di martedì l'intesa fra Governo e Autonomie per il rinnovo del contratto dei segretari comunali e provinciali.
Nell'accordo, che avvia le trattative all'Aran per il quadriennio 2002-2005, è prevista anche la chiusura entro il marzo prossimo del biennio 2006-2007. Il via libera all'accordo, che pone le basi per recuperare in fretta l'arretrato record della categoria, ha annullato lo sciopero in programma per il 29 e 30 novembre.
Il punto forte dell'intesa è nell'equiparazione del trattamento economico tabellare con quello previsto per la dirigenza del comparto Regioni e Autonomie locali. Su questo punto la trattativa si era arenata per il no dell'Economia, superato solo dopo la limatura delle risorse necessarie (circa 18 milioni di euro secondo le ultime stime) e la disponibilità dell'Agenzia e delle Autonomie a finanziare parzialmente l'operazione.
Confermando le anticipazioni (si veda Il Sole-24 Ore del 24 ottobre), l'equiparazione prevista dall'intesa è piena ai dirigenti locali per i segretari di fascia A e B, mentre per quelli di fascia C []attivi negli enti più piccoli è limitata all'80 per cento.
Il Governo e i rappresentanti sindacali pongono l'accento sull'equiparazione con i dirigenti, che per il ministro degli Affari regionali Linda Lanzillotta «è solo il primo passo verso la definizione del ruolo professionale dei segretari». Un passo che, secondo il segretario generale dell'Unione dei segretari Liborio Iudicello, blocca «il tentativo, concreto e maldestro, di dividere in due tronconi la categoria».