Il ticket d'ingresso in città piace solo a Milano. Di fatto, fra i venti capoluoghi di Regione, è quella che l'ha adottato e si prepara a farlo debuttare con il nuovo anno. A Bologna e Roma le amministrazioni indicano come politiche di road pricing particolari applicazioni della Ztl (Zona a traffico limitato), misure, però, differenti da quelle con cui tra un mese i milanesi dovranno fare i conti.
Diverso il discorso, invece, per quanto riguarda gli altri interventi antismog: i parcheggi a pagamento sono ormai strumento diffuso e in diversi Comuni ci si prepara a incrementarli. E così per le Ztl. Anche i blocchi del traffico riscuotono approvazione, ma non l'unanimità: solo la metà dei Comuni capoluogo li ha attivati ed è pronta a ripeterli nel caso la quantità di polveri nell'aria superi la soglia di allarme.
Ecco nel dettaglio quanto i capoluoghi hanno fatto o si preparano a fare nella lotta all'inquinamento (si veda anche la tabella a fianco).
La Ztl
A Bologna esiste dal 1989 e dal 2006 si è puntato soprattutto sul rafforzamento dei controlli. Il progetto Sirio, che prevede telecamere piazzate a ogni "varco", ha avuto come conseguenza 5 milioni di veicoli in meno in un anno nelle zone a ingresso limitato. A Bologna, così come a a Roma, l'accesso alle Ztl si paga. È un metodo più democratico – spiegano dal Campidoglio – perché l'ingresso in centro viene consentito non in base alle disponibilità economiche di ciascuno, ma tarando il pedaggio sul profilo delle categorie che hanno diritto al permesso.
A Milano l'estensione delle Ztl, assieme alle limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti e all'aumento dei parcheggi a pagamento, rientra in un più ampio programma antismog cofinanziato da Comune, Provincia e Regione, con il sostegno del Governo. Si tratta di un pacchetto da 3,5 miliardi di euro, dei quali il 50% già finanziato, che comprende una serie di strategie per potenziare il servizio di trasporto pubblico e l'introduzione sperimentale dell'ecopass.
Le strisce blu
A Firenze, piuttosto che l'accesso in città, l'amministrazione ha preferito far pagare la sosta attraverso l'estensione della Zcs (Zona a sosta controllata). Sulla scelta ha pesato anche la difficoltà di applicare la tassa d'ingresso in una realtà in cui ogni giorno arrivano 60-100mila automobilisti pendolari.
Nella Capitale, all'interno dell'anello ferroviario le strisce blu cresceranno al ritmo di 10-12mila posti l'anno, fino a toccare quota 130mila nel 2011. Anche a Bologna si parla di 10.400 posti in più, ma al tempo stesso sono previste forme incentivanti per chi lascia l'auto fuori dal centro e utilizza altri mezzi.
Più strisce blu sono state attivate anche a Cagliari, ma limitatamente al centro storico, e a Bari, dove è stato elaborato uno studio per ampliare le aree con parcheggi a pagamento nell'ambito di una zona a sosta regolamentata che interesserà tutto il centro cittadino.
I blocchi del traffico
A Trieste, sulla base del piano di azione comunale, potranno essere disposte giornate di fermo alla circolazione, ma resteranno comunque esclusi i veicoli a emissione zero, le vetture Gpl o Euro 4 e le auto con almeno tre persone a bordo (il cosiddetto car pooling).
Domeniche ecologiche in arrivo a Napoli, dove è in corso un progetto per l'aumento dei controlli e la regolazione automatizzata del traffico.
A Palermo, per evitare i blocchi del traffico stanno per diventare operative due grandi Zone a traffico limitato. L'attivazione dei varchi è prevista entro fine anno. La città, però, punta tutto sulle nuove tecnologie: per attivare i varchi elettronici si attende la realizzazione di uno speciale database con tutte le caratteristiche tecniche dei veicoli, in base al quale verranno rilasciati i pass annuali.
Incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici è invece l'obiettivo di Ancona, che ha predisposto nel 2007 un nuovo piano di viabilità: il centro storico e due dei tre corsi principali della città sono diventati zona pedonale.
Meno auto in città è anche la sfida del Comune di Trento, che intende privilegiare la mobilità a piedi, in bici e con i mezzi pubblici. In quest'ottica sono stati creati "parcheggi di attestamento", da cui mediante bus navetta si può, al costo di 10 euro l'anno, raggiungere il centro della città. Il Comune ha predisposto anche un servizio di prestito gratuito di bici e auto elettriche, mentre Bolzano ha puntato molto sui parcheggi a pagamento, presenti in cinque zone di diverso colore, a cui corrispondono determinate tariffe.
A Venezia, oltre al piano invernale di blocco delle auto, sono state predisposte le targhe alterne, mentre a inizio 2007 sono state create nuove strisce blu nella zona Lido. Misure che affiancano le sei aree Ztl, monitorate da 12 varchi elettronici. Per disciplinare il forte afflusso turistico, la Serenissima ha istituito anche la Ztl Bus.