Dal 2008 stipendio in crescita per gli infermieri lombardi. La Regione Lombardia ha infatti messo a disposizione 40 milioni di euro di proprie risorse aggiuntive (che si sommano ai 60 milioni già stanziati in precedenza) per aumentare la quota annua di stipendio contrattabile a livello regionale, che passa così da 640 euro annui uguali per tutti a cifre variabili che possono raggiungere i 1.250 euro. Gli aumenti sono legati al raggiungimento di specifici obiettivi.
La decisione è stata ratificata ieri con la firma di un accordo tra Regione Lombardia e organizzazioni sindacali e presentato dal presidente Roberto Formigoni con l'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, e dai tre segretari regionali di Cgil (Susanna Camusso), Cisl (Carlo Borio) e Uil (Walter Galbusera). Le quote annue di aumento massimo sono di due tipi: una quota di base, parametrata alle 4 qualifiche professionali (761 euro per la categoria A, 822 per la categoria B/BS, 942 per la categoria C, 1.023 per la categoria D/DS) e una ulteriore quota di 227 euro per il personale infermieristico (infermiere, infermiere pediatrico, assistente sanitaria, ostetrica) che fa i turni sulle 24 ore e di 100 per chi invece non li fa.
«Si tratta di un'intesa senza precedenti in Italia – ha commentato Formigoni – che corona con successo il lavoro avviato insieme l'8 novembre, che è finalizzato a promuovere e valorizzare le specifiche professionalità, anche in risposta al grave problema della carenza di personale infermieristico negli ospedali». Gli incrementi medi stabiliti ieri rappresentano all'incirca il 50% in più di quanto richiesto dai sindacati nella trattativa in corso a livello nazionale per il rinnovo del contratto.