La Fiat investirà 70 milioni di euro nel 2008 per rilanciare lo stabilimento di Pomigliano e trasformarlo in una «realtà produttiva capace di competere con la migliore concorrenza». L'annuncio è giunto in tarda serata dall'azienda che, in una nota, ha spiegato il piano e gli obiettivi, primo fra tutti quello di «completare l'integrazione dello stabilimento di Pomigliano nel sistema produttivo di Fiat Group Automobiles».
Tale impegno - spiega la nota - si realizzerà attraverso un importante piano di investimenti tecnologici da 70 milioni di euro complessivi. Questi investimenti saranno accompagnati da un pesante intervento di formazione dei dipendenti. A tali interventi si aggiungono altri 40 milioni di euro di costi aggiuntivi derivanti dalla fermata produttiva necessaria per realizzare il piano.
L'obiettivo è, tra l'altro, di «creare le condizioni necessarie per destinare a Pomigliano la produzione di nuovi futuri modelli».
Per circa due mesi la normale attività lavorativa sarà sospesa (dal 7 Gennaio al 2 Marzo 2008) per procedere a una completa riorganizzazione del processo produttivo secondo i principi del «World Class Manufacturing», applicati oggi in tutti gli stabilimenti del gruppo. Nello stesso periodo sarà realizzato il piano di formazione per i dipendenti.
Tutti i costi della fermata saranno a carico dell'azienda, comprese le retribuzioni e i relativi contributi previdenziali e assistenziali.
È prevista «una completa razionalizzazione della organizzazione degli impianti con eliminazione del reparto di finizione e accorpamento nel montaggio finale di tutte le aree di preparazione». In un unico fabbricato saranno inserite la lastratura delle parti mobili, la lastratura dell'Alfa 159 e tutte le attività relative alla qualità.
Nei prossimi 12-15 mesi la Fiat realizzerà gli investimenti destinati ad aumentare l'efficienza degli impianti, la sicurezza dei lavoratori e per migliorare gli ambienti di lavoro.
Con questa iniziativa il gruppo Fiat, conclude la nota, «conferma il proprio forte impegno nel compiere ogni sforzo organizzativo ed economico per garantire prospettive di continuità e sviluppo all'impianto».