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Ma il tesoretto è già esauritodi Luigi Lazzi Gazzini |
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7 Febbraio 2008
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Non raggiunge i due miliardi l'eventuale extragettito del 2008. Per ora, e nonostante il buon andamento di gennaio, le entrate si limitano a confermare, o poco più, le stime. Spazi esigui dunque, da quel lato (120 euro l'anno), per sconti significativi ai lavoratori dipendenti. Il Governo dimissionario, per ampliare l'intervento, pensa ad altre misure, anche sulla spesa. Meno di due miliardi, nella migliore delle ipotesi. Per ora, è questa la stima del possibile extragettito 2008. Una somma modesta, per giunta continuamente riveduta al ribasso man mano che il quadro macroeconomico aumenta le preoccupazioni tagliando fette di entrate. La cifra corrisponderebbe a circa 120 euro l'anno, 10 al mese, per ciascuno dei 16 milioni di lavoratori dipendenti cui la Finanziaria 2008 destina, una volta conseguiti gli obiettivi di finanza pubblica, le maggiori entrate accertate nell'anno. Un beneficio irrisorio. Non a caso, prima che il Governo cadesse, era allo studio uno sconto fiscale da 5 miliardi quest'anno (15 nel triennio), che si basava in parte sull'entrata, ma anche su tagli alla spesa. La tentazione del centro-sinistra di avvalersi, a comizi convocati, dei frutti della sua politica tributaria, è però irresistibile. Impossibile emendare subito il decreto «milleproroghe»: prima di tutto, occorre accertare esistenza e dimensioni dell'extragettito. Si pensa di utilizzare la Ruef, l'ex Relazione di cassa, anticipandone la presentazione. La Ruef è il primo documento che, verso marzo, aggiorna le previsioni dell'anno. Sulle cifre della Ruef verrebbe basato un decreto legge con gli sconti. Ma la Ruef non può servire per trovare coperture finanziarie. Solo con l'assestamento del bilancio di giugno, dice la legge, si può constatare il maggior gettito e variare il bilancio 2008 per finanziare sconti tributari. Più ancora dei vincoli di legge, che un accordo bipartisan potrebbe travolgere, pesa però la scarsità di denari. Il Governo uscente sa bene che l'extragettito ipotizzabile quest'anno è minimo, forse inesistente. Allora tenta, in extremis, un'operazione più ampia, che punti anche sui tagli per finanziare gli sconti. Nell'ipotesi dell'intervento da 5 miliardi, il beneficio per ogni dipendente salirebbe a 300 euro l'anno. Possibile vittima di questo disegno è il disavanzo. Già ora il deficit 2008 tende a superare quello del 2007. Uno stallo dell'economia, un calo del gettito, un'accelerazione delle spese: basta poco a riportare i conti in affanno.
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