La Ferrari presenta a Pechino, al Salone internazionale dell'automobile, l'auto su misura, il nuovo programma di personalizzazione "one-to-one" che permette ai clienti di rendere unica la 612 Scaglietti, il modello scelto per lanciare il progetto. La Ferrari, infatti, desidera offrire ad ogni cliente una personalizzazione a 360 gradi di questa berlina grazie ad una vasta gamma di nuovi contenuti nonchè agli allestimenti optional previsti dal programma carrozzeria Scaglietti già esistente.
I clienti avranno anche a disposizione uno spazio riservato a Maranello, dove all'interno di un vero e proprio atelier ciascuno potrà progettare la propria 612 Scaglietti su misura, esattamente come in una casa di moda 'haute couturè. I clienti possono scegliere i dettagli, i materiali, gli elementi di stile, le rifiniture e gli accessori che meglio soddisfano le proprie necessità. Gli esperti del programma assisteranno i clienti a Maranello nelle loro scelte, collaborando in ogni fase della definizione delle specifiche della vettura. Questo programma consentirà ai clienti di avere una vettura realmente su misura. Le possibili varianti manterranno sempre le caratteristiche stilistiche e qualitative dell'ammiraglia Ferrari e continueranno a garantire standard di sicurezza e affidabilità. Ogni nuova 612 Scaglietti così caratterizzata sarà di fatto una vettura unica che verrà realizzata a Maranello in uno spazio produttivo specifico e riservato.
Quest'area è stata ricreata nello stand del salone cinese, con dimensioni necessariamente più contenute di quella reale e consentirà ai visitatori di vedere da vicino il programma di personalizzazione Ferrari. - La Cina nei prossimi 4-5 anni è destinata a diventare uno dei principali mercati per la Ferrari, forse il quinto, e se attualmente per la casa di Maranello «il Giappone è il più largo mercato dell'Asia, la Cina è senz'altro il più importante perchè è quello che ha i livelli di crescita più elevati».
Lo ha detto al Salone dell'auto di Pechino il nuovo amministratore delegato di Ferrari Amedeo Felisa, precisando che nel 2007 sono state vendute nel Paese della Grande Muraglia 180 vetture con un incremento di circa il 48% rispetto all'anno precedente e che «nel 2008 verrà confermato più o meno questo ritmo di di crescita». In particolare, la crescita della Cina si inserisce in quella di tutta l'area Asia Pacifico (Area rappresentata da 12 Paesi che vanno dalla Nuova Zelanda, alla Corea al Giappone) dove Ferrari lo scorso anno ha venduto 1.056 vetture segnando un incremento del 47,2% rispetto all'anno precedente.
Un dato singolare delle vendite in Cina, dove la Ferrari più richiesta è la 430, è rappresentato dalla composizione della domanda costituita, ha precisato Felisa, «per il 65% da persone con meno di 40 anni, per il 30% da trentenni e per il 25%, e questo è un elemento molto interessante, da donne. E sono loro stesse a comprarsela, pagandola in contanti». Altro dato significativo, che evidenzia l'apprezzamento dei cinesi per le auto del Cavallino rampante è che cominciano a possederne più di una. «Infatti - ha precisato Felisa - questa percentuale ha raggiunto nel Paese il 10%, che è poca roba rispetto alla media mondiale del 60% ma per la Cina è un dato importante». E la passione dei cinesi «non solo per le automobili Ferrari ma anche per tutto il mondo Ferrari» è tale che a metà 2008 verrà creato in Cina il primo "China owner's club" che raggrupperà tutti i possessori di Ferrari.
