ILSOLE24ORE.COM > Notizie Economia e Lavoro ARCHIVIO

Musica digitale: con le major scende in campo anche MySpace. E Sony Bmg pensa agli abbonamenti "flat"

di Gianni Rusconi

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
3 aprile 2008

Ian Rogers, vice presidente della divisione "video and music applications" di Yahoo, sta lasciando la compagnia californiana per lanciare una start up, TopspinMedia, che darà spazio ad artisti indipendenti in cerca di visibilità. La missione di questa società sarà quella di sviluppare servizi Web per distribuire e promuovere contenuti digitali (brani e compilation musicali in primis) e di contribuire alla definizione di un insieme di standard per la condivisione degli stessi attraverso siti di social networking e community on line stile YouTube, in cui i contenuti son generati dagli stessi utenti. Un modello, quello che combina tecnologie e contenuti digitali e nuovi modelli di fruizione della musica, che mette al centro l'esperienza di intrattenimento dei consumatori e che piace per esempio molto a Nokia, illustre new entry di questo universo con il suo Music Store (già attivo in Germania e Regno Unito) e l'ormai prossimo avvento del servizio Come With Music in collaborazione con Universal Music Group. La scommessa di Rogers, inoltre, testimonia una tendenza, sempre più marcata ed evidente: la musica digitale è un palcoscenico su cui vogliono recitare, accanto alle major discografiche e ai titolari degli storici music store su Internet, in tanti. Grandi nomi dell'hi-tech (vedi Nokia), sconosciute start up o autorevoli esponenti del social networking.

A far compagnia alle varie Apple, Amazon, Microsoft (con lo Zune Music Store) e via dicendo è infatti arrivata anche MySpace. I vertici della più grande piazza di aggregazione virtuale al mondo, che fa capo al gruppo News Corp., hanno ufficialmente annunciato la nascita di MySpace Music, il frutto di una joint venture che coinvolge quali azionisti tre delle più grandi case discografiche al mondo: Warner Music Group, Sony Bmg Music Entertainment e Universal, che nel 2006 sferrò un'azione legale per violazione del copyright contro MySpace. Alla finestra c'è anche Emi Music Group, al momento in fase di trattativa avanzata con gli emissari di Rupert Murdoch per essere della partita. Il servizio, che verrà attivato gradualmente nel corso dei prossimi tre/quattro mesi, sarà integrato con la versione americana del sito e si candida al rango di ennesimo sfidante di iTunes offrendo musica in formato streaming (così come fanno attualmente social site come Imeem e Last.fm), il download di brani Mp3 senza protezione Drm (Digital Rights Management), suonerie, biglietti per concerti e merchandising.

L'annuncio in questione, hanno subito sottolineato molti analisti d'oltreoceano, rischia di cambiare ulteriormente le carte in tavola in un settore in grande fermento, dove la supremazia di iTunes e soprattutto l'autarchia delle major discografiche – che hanno rivoluzionato le proprie strategie di business sposando il verbo della Rete - è messa seriamente in discussione. MySpace vanta 110 milioni di visitatori mensili, di cui più di un terzo ascolta musica direttamente sul sito; mettendo sul piatto dell'offerta oltre 5 milioni di brani e potendo contare su una comunità di utenti fra le più attive del Web, il nuovo servizio ha secondo vari esperti tutte le credenziali per dare un'ulteriore svolta innovativa all'industria musicale. Portandola su un livello digitale (quello del social network) più elevato, quello della musica 2.0, che va oltre il semplice acquisto di canzoni via Internet e che si configura invece come espressione compiuta di ciò che si definisce "full immersive experience". Il concetto sembra essere molto gradito anche al numero uno di Sony Bmg, Rolf Schmidt-Holtz, che giorni addietro ha lasciato intendere come la società sarebbe pronta a lanciare entro l'anno un servizio che consentirà ai propri clienti di ascoltare, senza limite, tutto il catalogo di musica digitale dell'etichetta. Un abbonamento flat mensile, in pratica (variabile tra i sei e gli otto euro al mese per l'Europa e tra i nove e i dodici dollari per gli Stati Uniti), che darebbe modo di scaricare "a termine" su qualsiasi lettore Mp3 (compreso l'iPod di Apple) tutte le tracce che si desiderano, con la possibilità di conservare parte dei brani anche oltre la scadenza dell'abbonamento. Un modello di business che avrebbe il vantaggio di poter essere condiviso con vari altri attori dell'entertainment digitale, carrier telco e produttori di cellulari inclusi.

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER   
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
6 maggio 2010
6 maggio 2010
6 maggio 2010
6 aprile 2010
6 maggio 2010
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-