Peggiorano ad aprile, in verità lievemente, i conti di cassa del settore statale. Il fabbisogno del mese appena terminato è risultato di 10,5 miliardi, uno in più di quello di aprile 2007. La causa, il rallentamento del gettito tributario, che comincia a pesare sul bilancio.
Nei primi quattro mesi, il deficit di cassa rimane peraltro in calo: 31 miliardi contro i 33,7 del medesimo periodo dell'anno precedente, valore più basso dal 2002 grazie, soprattutto, all'eccellente andamento di marzo, il cui disavanzo è stato di quasi 5 miliardi inferiore a quello di marzo 2007.
Fin qui le cifre. La domanda che occorre porsi, cui il ministero dell'Economia fornisce nella sua nota una parziale risposta, è se e in quale misura il pur modesto peggioramento di aprile rispecchi un mutamento di tendenza destinato a permanere, o peggio ad aggravarsi in corso d'anno. «L'incremento del fabbisogno del mese di aprile 2008 rispetto a quello dello scorso anno – spiega il comunicato – risulta determinato da un rallentamento delle entrate fiscali rispetto all'andamento degli ultimi mesi e dall'evoluzione della spesa, che rimane in linea con la previsione della Relazione unificata (Ruef)».
Pare insomma ricevere conferma il timore che il raffreddamento della crescita economica comincia ad avere i suoi effetti sul gettito tributario: proprio la grandezza che, da due anni a questa parte, ha più di ogni altra determinato il forte e inatteso miglioramento dei saldi culminato, nel 2007, in importanti extragettiti, per circa 15 miliardi restituiti all'economia.
Un segnale d'allarme era giunto l'altro giorno dal dipartimento delle Finanze. Le entrate di aprile hanno mostrato un chiaro segnale di frenata. Il risultato dei primi quattro mesi è ancora sostenuto dall'ottimo andamento dei tre mesi iniziali, mentre ad aprile i versamenti totali coi modelli F24 sono cresciuti del solo 2,5% contro l'8,4% del primi trimestre.
Quanto poi all'Iva, aprile ha accusato addirittura un secco calo, pari al 6% rispetto allo stesso mese del 2007, calo che appare ingiustificato se si guarda all'andamento dei consumi, ancora positivo.
La Finanze lo attribuiscono ai contribuenti minori, autori di una riduzione generalizzata dei versamenti. All'opposto di quanto accaduto per i maggiori contribuenti, che hanno ripreso a versare dopo il rallentamento dei mesi precedenti. Resta ora da vedere se l'andamento dell'Iva segnali, oltre al resto, un mutato atteggiamento dei contribuenti nei confronti del dovere tributario.
C'è poi il versante della spesa. Secondo la nota dell'Economia, i pagamenti a tutto aprile sarebbero in linea con le stime della Relazione unificata. Per il settore statale, la Ruef prevede nel 2008 pagamenti totali per 474,2 miliardi, in aumento del 7% sul 2007. Non si tratta di una piccola variazione se si pensa che, nel 2007 sull'anno precedente, l'incremento dei pagamenti totali di cassa fu di poco superiore al 4% mentre, nel 2006 sul 2005, la variazione si limitò al 2,5 per cento.
La componente spesa è insomma anch'essa a rischio, pur limitando il discorso al settore statale e ai conti di cassa. Redditi da lavoro dipendente, di nuovo in forte crescita (più 7,8%), trasferimenti alle Regioni per la spesa sanitaria e alle famiglie (più 16% in entrambi i casi), interessi (più 11%): le preoccupazioni non mancano. (L. L. G.)
