ILSOLE24ORE.COM > Notizie Economia e Lavoro ARCHIVIO

Straordinari, per Marcegaglia primo passo sull'asse produttività-salari

di Nicoletta Picchio e Giorgio Pogliotti

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
21 maggio 2008

Piace a Confindustria la decisione del Governo di detassare straordinari e premi di produttività.
È durato un paio d'ore l'incontro a Palazzo Chigi tra il Governo, le parti sociali e gli enti locali, convocato alla vigilia del Consiglio dei ministri. Il responsabile dell'Economia ha annunciato anche un programma di liberalizzazioni, privatizzazioni e semplificazioni, oltre al federalismo fiscale, spiegando che «siamo solo all'inizio». Una strategia che è stata condivisa da Emma Marcegaglia, presidente designato di Confindustria: «C'è la volontà di mettere la crescita al centro, un obiettivo che condividiamo totalmente».

Per la Marcegaglia è stato un debutto anticipato: la sua elezione avverrà oggi, nell'assemblea privata di Confindustria, e domani terrà il primo discorso ufficiale. Ma la circostanza del primo confronto con il Governo ha fatto stringere i tempi. Del resto, nell'agenda della neo-presidente di Confindustria il tema delle relazioni sindacali e della riforma dei contratti è una priorità. «La detassazione degli straordinari e dei premi di produttività, che è a tutto vantaggio dei lavoratori, è un primo passo significativo per coniugare produttività e salari», ha detto la Marcegaglia, fiduciosa che possa aiutare il decollo del negoziato sulla riforma contrattuale. «Noi siamo pronti, non ci sono date ma spero che la trattativa cominci presto. Dovrà essere lasciata all'autonomia delle parti sociali, se poi il Governo vuole mantenere un'attenzione sul tema, lo condividiamo». La leader degli industriali ha anche sollecitato il governo ad attuare una misura del protocollo del welfare che alza la decontribuzione dei premi di risultato dal 3 al 5 per cento.
All'incontro di ieri erano presenti, per il Governo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, con sette ministri – tra cui Giulio Tremonti (Economia), Maurizio Sacconi (Lavoro), Renato Brunetta (Funzione pubblica) – insieme ai vertici di Confindustria, delle associazioni di commercianti, artigiani e professioni, e ai leader di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal.

Entrando nel dettaglio, per la detassazione di straordinari e dei premi di produttività – i cui importi saranno assoggettati ad una cedolare secca del 10% – il ministro Sacconi ha tracciato un intervento in due tempi. Il primo, con carattere sperimentale, sarà operativo da giugno a dicembre e riguarderà i lavoratori dipendenti del settore privato. Saranno esclusi i dipendenti pubblici che, però, a regime saranno interessati alla nuova disciplina fiscale che riguarderà la generalità dei lavoratori dipendenti, con l'obiettivo di premiare le componenti variabili del salario. È prevista una verifica a novembre sugli effetti della sperimentazione: «Se il risultato sarà favorevole – ha aggiunto Brunetta – vi sarà un'omologazione degli incentivi fiscali tra pubblico e privato, anche perché la riforma della contrattazione in atto nel privato riguarderà anche i dipendenti pubblici, come previsto dal protocollo sul welfare».

Se l'esclusione dalla detassazione al 10% dei circa 3,5 milioni di dipendenti pubblici pare un fatto acquisito, sarà il consiglio dei ministri di oggi a decidere sulle possibili eccezioni (si ipotizza il beneficio per le forze di polizia). Il costo dell'operazione è di circa 1 miliardo, mentre la soglia di reddito per beneficiare dello sconto fiscale si prevede di 30-35mila euro. La cedolare secca del 10% verrà applicata per le erogazioni fino a circa 3mila euro, salvo modifiche dell'ultim'ora. Altra novità, gli importi corrisposti a titolo di straordinario e premio di produttività non entreranno nella determinazione dell'imponibile fiscale per il calcolo delle addizionali locali: «La tassazione separata è definitiva, verrà quindi sterilizzato ogni effetto delle addizionali locali – ha spiegato Sacconi –. Inoltre la detassazione non può essere soggetta all'esistenza di accordi contrattuali in azienda, altrimenti avrebbe un'estensione limitata visto che sarebbero escluse tutte le aziende in cui non esiste il sindacato». Anche se ha un carattere sperimentale, l'operazione è destinata a modificare l'assetto delle relazioni industriali: «L'utilizzo selettivo della leva fiscale incoraggia la riforma del modello contrattuale – ha continuato Sacconi –. Intendiamo anche definire una legislazione di sostegno alla partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa».

RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio
L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER   
Effettua il login o avvia la registrazione.


 
   
 
 
 

-UltimiSezione-

-
-
6 maggio 2010
6 maggio 2010
6 maggio 2010
6 aprile 2010
6 maggio 2010
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-