Le migliori riforme, quelle dei piccoli passi, si fanno soprattutto con i comportamenti. Convocare un solo rappresentante per sigla sindacale – come ha fatto il ministro Renato Brunetta nella trattativa sul piano industriale della pubblica amministrazione – non è un atto di lesa maestà o un attentato alla democrazia economica. È un tentativo di sfrondare delegazioni altrimenti pletoriche, con obbligo di parola rituale (che spesso diventa diritto alla prolissità) per ogni partecipante. Snellire le delegazioni fa acquistare tempo e rapidità di decisione. La velocità di reazione, se non ci sbagliamo, è la prima delle riforme che chiunque parli di pubblica amministrazione chiede. Certo, il prezzo è l'abbandono del bizantinismo rituale. Se la Cgil ha cercato un pretesto per cominciare una guerriglia sindacale poteva cercare meglio. (a.o.)