Via libera dalla segreteria unitaria di Cgil, Cisl e Uil al documento unitario sulla riforma dei contratti. È attesa nel pomeriggio una riunione del direttivo della Cgil per l'esame del documento, che poi sarà sottoposto agli esecutivi unitari delle tre confederazioni sindacali il 12 maggio e, successivamente, al vaglio delle assemblee dei lavoratori. Cgil, Cisl e Uil, una volta terminato l'iter, invieranno il documento sia alla Confindustria, sia al Governo, insieme con la piattaforma unitaria su fisco e politica dei redditi varata lo scorso novembre.
Le linee di riforma del modello contrattuale che propongono i sindacati confederali prevede «la conferma di due livelli contrattuali tra loro complementari». Nel documento varato oggi dalla segreteria unitaria si precisa che il contratto nazionale resta «centro regolatore dei sistemi contrattuali a livello settoriale e per la definizione delle competenze da affidare al secondo livello tenendo conto delle diverse specificità settoriali».
Secondo i sindacati confederali il nuovo sistema contrattuale dovrà prevedere anche «il superamento del biennio economico e la fissazione della triennalità della vigenza contrattuale, unificando così la parte economica e normativa». Nel documento si indica inoltre la necessità di utilizzare un concetto di «inflazione realisticamente prevedibile, supportata da parametri ufficiali di riferimento», adeguando, quindi, gli attuali indicatori di inflazione, «utilizzando altri indicatori certi quali il deflatore del consumo interno o l'indice armonizzato europeo corretto con il peso dei mutui».