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Alitalia, l'ad di British Airways: «La Ue vieti gli aiuti di Stato»

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3 giugno 2008

Alitalia «difficilmente può sopravvivere», dice l'amministratore delegato di British Airways, Willie Walsh. Ma, aggiunge che il «sostegno finanziario» del governo italiano «non è giusto», altera la concorrenza: la Commissione Europea dovrebbe intervenire «in modo netto», prendendo «una posizione chiara contro questo intervento». Il numero uno di British Airways, in un colloquio a margine dell'assemblea annuale dell'associazione delle compagnie aeree Iata a Istanbul, rileva che Alitalia è «in una situazione di difficoltà incredibile perchè la compagnia non ha più forza finanziaria». «Io mi chiedo semplicemente - dice Willie Walsh - come possa sopravvivere».
A chi gi chiede se l'intervento del governo italiano con l'utilizzo del prestito da 300 milioni per salvare il capitale possa alterare la concorrenza, risponde: «Penso che non sia giusto che il governo italiano dia sostegno finanziario ad Alitalia» e sollecita un intervento di Bruxelles: «Credo che la Commissione Europea debba assumere una posizione netta e chiara e che la situazione della compagnia richieda che sia la stessa Alitalia a doverla affrontare. E non il governo italiano. Bruxelles deve prendere una posizione forte per avere credibilità non solo in Europa, ma in tutto il mondo. E questo significa che le possibilità di sopravvivenza per Alitalia sono molto basse». E poi ha chiarito: «British Airway non ha alcun interesse per la compagnia italiana e non ha valutato un progetto di acquisizione, Alitalia non aggiungerebbe alcun valore strategico a British Airways». Secondo l'ad, la compagnia di bandiera italiana «è una situazione molto difficile anche perchè non ha vissuto la fase di cambiamento, negli anni scorsi, che ha reso più forti molte altre compagnie».
Ed oggi, rileva Walsh a Istanbul, dove le compagnie aeree di tutto il mondo si stanno confrontando sull'emergenza dell'impatto sui costi del carburante dei record del petrolio, « deve aggiungere ai suoi problemi le difficoltà dell'intero settore del trasporto aereo»: «Aveva grandi difficoltà ancora prima che il petrolio salisse oltre 100 dollari, aggiunge, ed ora posso solo dire che non vedo proprio come possa sopravvivere».
E sulla vicenda Alitalia è tornata anche la Ryan air. «Dovrebbero lasciare ad Alitalia la possibilità di fallire», ha affermato il responsabile finanziario della compagnia irlandese, Jimmy Dempsey, che ha definito «oltraggioso» il prestito-ponte del governo italiano convertito in patrimonio netto e ritenuto «Air France-Klm ancora interessata» alla vicenda.
«Che alla fine Air France acquisisca Alitalia - ha spiegato Dempsey durante una conferenza stampa a Milano per presentare i conti economici di Ryanair - è una possibilità: sicuramente continueranno a interessarsi alla vicenda». Rispondendo a una domanda, il responsabile finanziario di Ryanair ha affermato che «fino a oggi i prestiti del governo hanno mantenuto in piedi Alitalia: dovrebbero lasciarle la possibilità di fallire. L'ultimo prestito diventato trasformato in patrimonio della compagnia è una cosa oltraggiosa: noi continuiamo a segnalare alla commissione Europea queste irregolarità, ma al momento non abbiamo segnali» di interventi da parte di Bruxelles.

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