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Intanto, al di là delle graduatorie, le università sono ripartite con i corsi Siss (Scuole di specializzazione all'insegnamento) a pagamento che fabbricheranno altri docenti precari. Da ministro dell'Università non le sembra una contraddizione?
Certo. E sono molto dispiaciuta per la vicenda: si crea un'aspettativa che poi viene disattesa. Non è da escludere un provvedimento drastico.
Nel settembre 2009 dovrebbe partire la nuova scuola superiore. Può confermare questa data?
Non posso né confermare, né smentire, ci stiamo pensando e stiamo valutando con le Regioni.
Intanto l'istruzione tecnica e quella professionale attendono una collocazione definitiva...
Non partiamo da zero, c'è una commissione che ha fatto un buon lavoro. Desidero portare in serie A sia l'istruzione tecnica che quella professionale. E, per questo, Confindustria sta dando un'importante contributo.
Nella sua audizione alle Camere ha dichiarato che l'Anvur (l'Agenzia di valutazione) così com'è non va bene e va cambiata.
Arrivare a un'unica agenzia, per università e ricerca, dedicata alla valutazione è fondamentale. Dobbiamo ripartire da un meccanismo che valuti i risultati prima e dopo, ma sugli obiettivi e non sui processi. Altrimenti alimentiamo ulteriore burocrazia, quando parliamo tutti di semplificazione.
Le assunzioni dei ricercatori, previste dalla Finanziaria 2007, ci saranno?
Abbiamo detto che quei soldi andavamo a recuperarli. Si faranno le assunzioni previste nella Finanziaria precedente. Non ce ne sono in più.
Tornando alla scuola, come sarà l'inizio dell'anno a settembre?
Voglio avere tutti i docenti in cattedra. I direttori regionali che non risponderanno a questo, un minuto dopo saltano. Poi ho l'obiettivo, a medio termine, di risalire le classifiche internazionali sugli apprendimenti degli studenti. Non sopporto di vedere il mio Paese in fondo alla lista.
VIAGGIO NELL'UNIVERSO «SCUOLA»