Fiat, bersagliata in Borsa e con il titolo tornato sotto i la soglia dei 10 euro, dopo avere annunciato in mattinata il rialzo dei listini in giugno per fare fronte ai maggiori costi delle materie prime, conferma le sue previsioni di profitto e cash flow per il 2008 e il 2009. Lo ha detto l'amministratore delegato delgruppo, Sergio Marchionne a margine della conferenza Aspen sui rapporti Italia-Usa. «Considerando quello che è successo - ha detto Marchionne - non solo manteniamo le previsioni del 2008 su profitto e cash flow, ma anche quelle del 2009». E l'andamento sul listino? «Ci sono tante cause: petrolio, rincaro delle materie prime, gente che sta liquidando per coprire le perdite. Bisogna aspettare che si assesti il mercato».
Un segnale, quello del manager, impegnato anche sul fronte degli incarichi di prestigio per la banca svizzera Ubs (proprio oggi è stato nominato senier independent director, oltre a mantenere la poltrona di vicepresidente non esecutivo), che segue al suo allarme di qualche giorno fa sullo stato «disastroso» del mercato auto in giugno. Proprio oggi sono attesi i dati del mercato nazionale, sul quale Fia conta di tenere la quota superiore al 30 per cento.
La crisi economica e finanziaria che mette in difficoltà serissima l'intero comparto auto mondiale, obbligherà comunque il costruttore torinese a mettere in cassa integrazione i lavoratori dello stabilimento della Fiat di Melfi (Potenza) dal 28 al 31 luglio prossimo. Lo ha riferito il segretario regionale della Fiom-Cgil, Giuseppe Cillis, al termine di un incontro con dirigenti dell'azienda, inoltre, è stato comunicato che 160 lavoratori dello stabilimento dove si produce la Grande Punto si trasferiranno dal 7 luglio fino a fine 2008 alla Sevel, in Abruzzo.
Fiat, intanto, ha registrato a giugno il maggiore aumento delle vendite tra i gruppi auto sul mercato francese, con una progressione del 28,8% a livello di gruppo, a 8.947 unità. Più accentuata la progressione del marchio Fiat, con vendite balzate del 48,5%, a 7.395 unità, su un mercato che il mese scorso ha registrato un aumento complessivo delle vendite dell'1,6%, a 219.856 unità. Le marche francesi hanno aumentato la loro quota del 2,4% e quelle estere dello 0,5%. Lo rende noto oggi l'associazione dei costruttori francesi precisando che nei primi 6 mesi del 2008 le immatricolazioni di auto nuove sono aumentate del 4,5% a 1.128.998 unità. Nel primo semestre del 2008 il gruppo Fiat ha registrato un aumento delle vendite del 27,2% a 47.341 unità e del 49,9% a livello di marca (a 40.034 unità). La quota di mercato del gruppo italiano si consolida sopra il 4,2 per cento nel semestre.
A giugno il gruppo Psa (Peugeot Citroen) ha registrato un aumento delle vendite del 3,7% a 67.233 unità, con la progressione del marchio Citroen del 7,9% a 31.404 unità e Peugeot dello 0,3% a 35.829. La Renault ha realizzato un +1,7%, a 56.639 unità, a livello di gruppo e un +1% a 53.415 unità a livello di marca. Il marchio Dacia per i modelli low cost ha aumentato le vendite del 16,4%, a 3.224 unità. Tra le marche estere è la Mercedes ad accusare il calo più forte (-39% a 5.217), seguita dalla Volkswagen (-6,8% a 23.874) e dalla GM Europe (-6,3% a 13.916). Dopo la Fiat l'aumento più forte delle vendite è stato registrato dalla Ford (+24,4% a 14.264), seguita dalla BMW (+22% a 6.991), dalla Hyundai (+18,8% a 2.391), dalla Nissan (+9,9% a 3.427) e infine dalla Toyota (+2,3% a 9.216).