General Motors ha allo studio un drastico piano di licenziamenti e sta anche valutando la possibilità di vendere buona parte dei propri marchi, oltre ad Hummer, anche Buick, Saturn e Saab, o di ridurne la produzione. Lo scrive il Wall Street Journal che cita fonti vicine al dossier, secondo cui i nuovi licenziamenti probabilmente verranno approvati nella riunione del cda in programma all'inizio di agosto e, sempre in quell'occasione, verranno esaminate anche le varie opzioni per reperire liquidità in una fase particolarmente critica per l'economia Usa.
General Motors ha successivamente precisato che Hummer è l'unico marchio del quale si sta valutando la possibile cessione o chiusura. Il portavoce di Gm, Tony Cervone ha spiegato che oltre ad Hummer nessun marchio del gruppo è sotto «revisione strategica», mentre non ha voluto rilasciare dichiarazioni riguardo alle voci di ulteriori tagli occupazionali.
Nel primo semestre a casa automobilistica ha accusato un crollo delle vendite del 16% negli Stati Uniti e nei mesi scorsi erano già stati annunciati riduzioni della forza lavoro e della produzione in NordAmerica. Le nuove misure che Gm intende adottare rientrano in un piano più ampio di riorganizzazione che mira a riportare il gruppo in utile nel 2010. C'è la necessità di rastrellare capitali per 15 miliardi di dollari per far fronte all'impennata dei prezzi del petrolio e delle materie prime, oltre che alla crisi del credito e del mercato interno. La scorsa settimana, il titolo Gm è crollato ai minimi dal 1954, dopo che Merrill Lynch aveva definito «non impossibile» una bancarotta della storica casa di Detroit, se la crisi del mercato americano dell'auto fosse peggiorata. Le uniche buone notizie arrivano dal mercato cinese. Le vendite di auto del gruppo Gm sono aumentate del 13%. Nella prima metà del 2008 la casa diDetroit ha venduto 590126 auto.
