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Frena l'incidenza degli straordinari

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9 luglio 2008


«Nei primi quattro mesi del 2008 abbiamo assistito a un vero e proprio crollo della parte variabile degli stipendi degli italiani e, nello specifico, il peso dei premi di produzione, che comprendono una tantum, incentivi e premi di risultato, ha superato di gran lunga quello degli straordinari».
Il fenomeno, in controtendenza rispetto al passato, secondo Mario Vavassori, presidente di Od&M Consulting, è sorprendente ma non del tutto inspiegabile: «Le aziende si stanno infatti preparando a metabolizzare i provvedimenti presi a giugno dal Governo sulla detassazione della parte variabile della busta paga».
Che la portata dei premi sia superiore a quella delle prestazioni che si aggiungono al monte ore ordinario lo confermano anche i numeri contenuti nella manovra del ministero dell'Economia: in termini quantitativi, dei2 miliardi di euro di costo dell'operazione, 8oo milioni riguarderanno gli straordinari, mentre il rimanente miliardo e 200 milioni andrà a coprire i mancati introiti della tassazione dei premi. «È un fatto importante - continua Vavassori - , e il messaggio che il sistema Paese sta lanciando è che bisogna premiare l'ordinarietà del contributo dei lavoratori al risultato finale dell'azienda. Ciò, inoltre, va nella direzione di un recupero di produttività che si sta notando soprattutto nelle imprese industriali ».
Dalla ricerca Isfol-Plus emerge che più della metà dei lavoratori dipendenti ( sono il 55,7%)effettua straordinari: di questi, il 43,3% riceve una retribuzione per le ore lavorate in più, mentre il 10,3 non vede variare il proprio stipendio. Considerando i dipendenti che ricevono una retribuzione inferiore a 30mila euro (cioè coloro i quali beneficeranno della detassazione con aliquota secca al 10%), il monte degli extra degli impiegati è di 7,78 ore mensili, che arriva a 10 per gli operai. Per entrambi i contratti, sono ancora gli uomini a contabilizzare il maggior numero di straordinari, quattro ore in più al mese per gli operai maschi, 2 per gli impiegati.
Ma cosa spinge gli italiani a effettuare dalle 7 alle 10 ore di superlavoro mensile? Secondo la ricerca di Od&M, circa il 60% degli impiegati fa straordinari per esigenze organizzative e di picchi di produttività; quasi il 40% degli operai, invece, rimane più a lungo in azienda per incrementare il proprio stipendio. In questo modo, alla fine del mese, fra premi e straordinari, lo stipendio di un operaio può aumentare del 23%, quello degli impiegati del 33. A ciò, tuttavia, si lega nell'ultimo anno un'esigenza di rinegoziazione delle condizioni di gestione degli straordinari: è così per il 34% degli impiegati e per il 45% degli operai. (di M.D.B.)

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