Molte aspettative, ma non praticabili. Si potrebbe riassumere così ciò che ha suscitato l'indicazione del decreto legge 112 del 25 giugno 2008, firmato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. All'articolo 15 si legge che «a partire dall'anno scolastico 2008-2009, nel rispetto della normativa vigente e fatta salva l'autonomia didattica nell'adozione dei libri di testo nelle scuole di ogni ordine e grado, tenuto conto dell'organizzazione didattica esistente, i competenti organi individuano preferibilmente i libri di testo disponibili, in tutto o in parte, nella rete internet. Gli studenti accedono ai testi disponibili tramite internet, gratuitamente o dietro pagamento a seconda dei casi previsti dalla normativa vigente». Dal 2011-2012 «il collegio dei docenti adotta esclusivamente libri utilizzabili nelle versioni online scaricabili da internet o mista». Dunque tre anni scolastici di sperimentazione, a partire da quello che inizia questo settembre, e poi il libro online diventerà obbligatorio.
Ma «se i libri per questo anno scolastico sono stati chiusi a gennaio 2008 e la norma è stata approvata a fine giugno, come è possibile che a settembre gli studenti abbiano il libro on line?» si chiede Enrico Greco, direttore generale di Mondadori education. «Il ministro della Pubblica istruzione – aggiunge – ha spiegato che la data va interpretata e presa per valida a partire dall'anno scolastico 2009-2010». Un po' come dire che anche i numeri possono essere un'opinione. Secondo Massimiliano Gallioni, direttore generale Rcs education «il decreto del ministro Tremonti non riflette gli impegni presi dall'Aie con il ministro della Pubblica istruzione pochi giorni prima, il 17 giugno. Gli editori, in quell'occasione, si erano infatti impegnati a favorire la diffusine di libri di testo in versione mista, cartacea e digitale, anche allo scopo di contenere i prezzi». Il problema è che non è stato deciso come dovrà essere in pratica questo libro online. Intanto il ministro dell'Economia si è portato avanti, e ha stabilito una norma che lo avrebbe introdotto a partire dall'anno scolastico 2008-2009. (C. Cas.)
