TORINO - Tonfo era previsto, e tonfo è stato per il mercato auto in agosto. Il mese, tradizionalmente contrassegnato da numeri modesti, ha visto immatricolate in Italia 77.156 auto, il 26,42% in meno dell'anno scorso (quando erano state 104.857). Il clima peggiora sensibilmente rispetto a luglio, quando la flessione era stata limitata al 10,88 percento. Se si guarda ai primi otto mesi dell'anno, invece, il risultato complessivo si attesta a poco meno di 1.532.000 unità, con una flessione del 12% rispetto ai primi otto mesi del 2007 (quasi 1.742.000 nuove immatricolazioni).
Pur segnando una contrazione a due cifre (-22,97%), i marchi del Lingotto - che proprio oggi a Mirafiori ha avviato un ciclo di una settimana di cassa integrazione al mese per quattro mesi - hanno registrato una performance lievemente migliore del mercato, e vedono così salire la propria quota di mercato al 33,1%, contro il 31,7% di un anno fa: nel mese scorso le vetture immatricolate dal gruppo Fiat sono state 19.705 (25.267 un anno fa); nei primi otto mesi dell'anno Fiat Group ha immatricolato in Italia 490.733 nuove autovetture, in calo del 10,40% rispetto alle 547.720 dello stesso periodo di un anno fa. Per quanto riguarda i singoli modelli, ad agosto Panda va in cima alle preferenze degli italiani: con 5.650 vetture scavalca Punto (5.325) e Fiat 500 (3.720).
Per Anfia e Promotor numeri in linea con le previsioni
Da Torino, l'Anfia - Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, fa notare che «si tratta di numeri in linea con le previsioni per questo mese» e che su agosto ha pesato il week end in più regalato dal calendario rispetto all'anno scorso: a parità di giornate lavorate (e dunque considerando i due giorni lavorativi in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno), la contrazione si attesta a -19,1 per cento.
«Poiché il mercato dell'auto ha andamento ciclico - considera Gian Primo Quagliano, direttore Centro Studi Promotor - la crisi attuale può essere considerata una situazione di ordinaria difficoltà dovuta, oltre che alle dinamiche interne del mercato dell'auto, anche ai problemi dell'economia, al caro-carburanti, al calo generalizzato dei consumi, alle difficoltà del credito». Quando si uscirà dalla crisi? «A tempo debito - osserva Quagliano -e cioè quando l'andamento dell'economia consentirà una nuova stagione di forte crescita delle vendite di auto anche sui mercati automobilisticamente avanzati, crescita che sarà alimentata dall'esigenza di rinnovare il parco auto per tenere conto delle molte ed importanti innovazioni che stanno maturando per quanto riguarda consumi, inquinamento, sistemi di propulsione, sistemi di sicurezza e infomobilità».
Dopo il rally di oggi, Fiat attesa alla prova della Borsa
In borsa, l'effetto-immatricolazioni - con dati diffusi dal ministero dei Trasporti intormo alle 18, dunque a mercato chiuso - si farà sentire domani. La giornata di oggi, invece, per Fiat si è chiusa positivamente (+4,4% a 11,1 euro) grazie elle indiscrezioni della stampa cinese su trattative in corso con il gruppo Guangzhou Automobile Industry per una nuova collaborazione tecnica e ai dati provenienti da oltralpe sempre in materia immatricolazioni: in Francia, nonostante ad agosto il mercato dell'auto abbia accusato un calo del 7,1%, il Lingotto ha incrementato le vendite dell'11,2 per cento.