NIZZA - "Ci sono le condizioni per la ripresa da 2009 pur con molti rischi, sono un cautissimo ottimista". E' questa la valutazione del governatore della Banca d'Italia Mario Draghi sulla fase congiunturale dell'eurozona e dell'Italia. Il governatore e il ministro dell'economia Giulio Tremonti concordano sul fatto che le condizioni dell'Italia sono simili a quelle dell'eurozona nel suo insieme.
"Non mi sembra ci sia una particolare criticita' dell'Italia, questa e' una situazione condivisa", ha detto Tremonti alla conferenza stampa finale dell'Ecofin. E Draghi: "In questa dinamica non è particolarmente distinta e le cause sono piu' o meno uguali per tutti. Come gli altri soffriamo della flessione dell'export, degli investimenti in alcuni settori come quello delle costruzioni e di una staticità, stagnazione dei consumi».
Anche se "ci sono le condizioni per un'entrata nell'anno venturo in condizioni migliori di quelle di ora, soprattutto se il prezzo del petrolio continuera' a scendere e il dollaro si apprezzera' sull'euro", esistono dei rischi che un tale scenario non si verifichi. Cio' dipendera', ha detto il governatore, dai prezzi del petrolio, degli sviluppi dell'economia americana e dal cambio dell'euro.
L'Ecofin ha deciso di affidare a Commissione europea e Banca europea degli investimenti lo studio dei modi per coordinare gli investimenti in opere pubbliche di interesse europeo mettendo in rete le Casse dei depositi esistenti in diversi paesi (Italia compresa) con attenzione speciale alle infrastrutture e all'energia. Tremonti ha detto esplicitamente che "per noi e' importante anche il nucleare".
Per il ministro del Tesoro "oggi si e' avviata una politica europea di investimenti pubblici" definibile come keynesiana. Una prima analisi sara' pronta per fine anno.