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Antonio Marras stilista per Kenzo

di Giulia Crivelli

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30 settembre 2008

Lo hanno definito «il più francese degli stilisti italiani», anche se le radici a cui Antonio Marras tiene di più sono senz'altro quelle sarde. Di fatto però il suo ruolo nella moda francese diventa sempre più importante: domenica la maison Kenzo (gruppo Lvmh) ha annunciato la nomina di Marras a direttore artistico globale del marchio.

«È stata una decisione semplice, Antonio era la scelta naturale – spiega da Parigi James Greenfield, direttore generale di Kenzo – la sua collaborazione con la nostra maison è iniziata nel settembre 2003 con il prêt-à-porter donna e si è via via rafforzata negli anni. Nel 2006, ad esempio, lo stilista ha creato il nuovo concept delle boutique Kenzo e nel 2008 è nata, sempre sotto la direzione creativa di Antonio, la linea casa. In questi cinque anni, il giro d'affari del marchio è cresciuto a doppia cifra stagione dopo stagione e oggi siamo arrivati a un fatturato di 150 milioni di euro: è stato un grande gioco di squadra (la donna assorbe il 50% delle vendite complessive, Ndr), ma il ruolo di Antonio è stato cruciale. Nei prossimi mesi ci concentreremo sulle licenze e su nuove linee di accessori, per fare di Kenzo un vero brand globale».

«Sono lusingato dalla fiducia che la maison e il gruppo Lvmh mi hanno dimostrato con questa nomina, ma sento anche una grande responsabilità e un pizzico di preoccupazione. Credo però sia quel genere di ansia che poi si traduce in una maggiore creatività», spiega Antonio Marras da Parigi, dove sabato sfilerà la collezione donna di Kenzo per la prossima primavera-estate. Nessuna rivoluzione in vista, comunque: «Kenzo Takada la lasciato la direzione artistica della maison nel 1999 e sono sempre stato convinto che abbia scritto un capitolo della storia della moda. Quando sono arrivato, per mesi ho studiato il suo archivio, mi sono immerso nel suo mondo. Poi ho creato la prima collezione e da allora non ho più guardato al passato, ma credo che il filo rosso tra quello che ha fatto Kenzo e quello che ho fatto io ci sia ed è importante che continui a esserci».

Marras è in realtà uno dei molti italiani con un ruolo di primo piano a livello mondiale. Tra gli stilisti, ci sono anche Stefani Pilati, direttore creativo di Yves Saint Laurent (che sfilerà giovedì al Grand Palais) e Riccardo Tisci, il giovane pugliese (è nato nel 1975) che ha rilanciato Givenchy.
I nomi italiani non mancano neppure nel management: dal 1° gennaio Patrizio Di Marco, fresco del rilancio di Bottega Veneta (in sei anni il fatturato del brand è passato da 35 a 366 milioni di euro, con un utile operativo 2007 di 92 milioni), sarà il nuovo Ceo e presidente di Gucci, brand di punta del gruppo Ppr. Il suo posto ai vertici di Bottega Veneta sarà preso da un altro italiano, Marco Bizzarri, ex presidente e Ceo di Stella McCartney. Tra gli imprenditori, basti pensare a Claudio Del Vecchio, che controlla e ha rilanciato Brooks Brothers, uno dei brand simbolo degli Stati Uniti. E sempre in America lavora il fiorentino Stefano Tonchi, direttore del T Magazine, supplemento lifestyle del New York Times.

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