La recessione c'è, ma non è il momento di spaventarsi, piuttosto quello di mettere in campo delle «soluzioni per la crescita e pensare di più all'economia reale». Così la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, intervenuta oggi al confronto con il leader della Cisl Raffaele Bonanni, organizzato ad Assisi dal Partito Democratico. Marcegaglia ha anche detto che Confindustria si appresta a rivedere pesantemente al ribasso le proprie stime per il 2009: «Secondo gli studi di Confindustria il Pil italiano del 2009 scenderà dello 0,5 per cento. Eravamo convinti che si sarebbe attestato ad un più 0,4 per cento, ma dobbiamo rivedere la previsione al ribasso», ha confermato la leader degli industriali italiani, secondo cui «l'impatto dell'attuale crisi economica internazionale avrà significativi strascichi sull'economia reale».
Marcegaglia si è anche schierata a difesa del mercato, viste le politiche di intervento pubblico degli Stati europei nella crisi finanziaria globale («Il mercato non è il diavolo») e si è anche dichiarata contraria a un federalismo fiscale che aggiunga tasse sulle spalle delle famiglie e delle imprese.
Per quanto riguarda la questione salariale, la presidente di Confindustria ritiene che sia indispensabile aumentare la produttività. Emma Marcegaglia e Raffaele Bonanni hanno auspicato tempi brevi, se non brevissimi, per raggiungere un accordo sui contratti. Di «un mese, un mese e mezzo» ha detto la leader di viale dell'Astronomia.