Unicredit mette cinque miliardi di euro sul piatto per favorire l'accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese. È questa la cifra prevista per il progetto "Impresa Italia", presentato a Roma dall'amministratore delegato di Unicredit Alessandro Profumo, che ha firmato un'intesa le associazioni di categoria, governo e Confidi. «Un'iniziativa – spiega Profumo – che si rivolge alla nostra clientela core, per indirizzare un supporto all'economia reale in questa fase di rallentamento».
Dei cinque miliardi, che verranno finanziati attraverso Confidi, tre miliardi sono destinati alle microimprese. Per chiarire, Profumo fa l'esempio del settore alberghiero, che sta subendo una forte crisi. I restanti due miliardi sono invece da distribuire alle imprese medio-piccole, quelle che, chiarisce Profumo, hanno un fatturato che supera i 5 milioni di euro. «La nostra metodologia di lavoro – promette l'amministratore delegato di Unicredit – prevede che i quattrini arrivino solo alle imprese che meritano di riceverli». Concretamente, le aziende potranno contare sia su crediti a breve termine per il rafforzamento della gestione del circolante aziendale, sia su finanziamenti a medio-lungo termine per effettuare i propri investimenti.
Il progetto "Impresa Italia", garantisce Profumo, «è totalmente sostenuto dalla capacità economico-finanziaria di Unicredit, grazie anche al capitale aggiuntivo dato dai nostri azionisti». E fa anche parte, spiega l'ad, del piano di Unicredit di radicarsi sul territorio per operare in modo più incisivo. Per questo, verranno firmati una serie di accordi per dare attuazione operativa agli stanziamenti previsti dal fondo. Tali accordi verranno modulati e quantificati secondo le caratteristiche e le esigenze delle diverse aree geografiche.
Ugo Martinat, sottosegretario allo Sviluppo economico, definisce l'iniziativa di Unicredit «un segnale politicamente molto importante in un momento in cui c'è una crisi del settore virtuale della finanza e non del mondo industriale imprenditoriale». Martinat annuncia anche, nel giro dei prossimi 15 giorni, uno stanziamento da 600 milioni di euro di coassicurazione con la partecipazione dei Confidi per permettere un volano da 6-7 miliardi». Un'iniziativa che, promette Martinat, si indirizzerà anche al settore dell'artigianato. Il sottosegretario rilancia anche il tema della ricapitalizzazione, «un problema che – dice Martinat – deve essere affrontato dalle imprese, perché anche l'industria deve fare la sua parte, perché non può solo chiedere, ma deve anche dare».