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Alitalia, l'Antitrust avverte:
«Vigileremo sulle tariffe»

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29 dicembre 2008

«La sospensione della normativa Antitrust riguardo la fusione tra Alitalia ed AirOne non mi è piaciuta». La posizione del presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà sul passaggio di mano della compagnia di bandiera è chiara. La scelta del Governo di bypassare l'Autority nella cessione è stata mal digerita dai suoi vertici che ora avvertono: «Vigileremo sulle tariffe», come prevede la legge.


Occhi puntati sulle tariffe Roma-Milano
«Cai non può immaginare di fare le tariffe come vuole» ha detto Catricalà, intervistato nel corso della trasmissione VivaVoce su Radio 24. «Se le tariffe saranno aumentate in maniera irragionevole» e senza adeguate giustificazioni, «apriremo le procedure previste dalla legge». Il riferimento, anche se non esplicito, è alla tratta Roma-Milano, su cui la nuova Alitalia, grazie alla fusione con Air One, verrà a trovarsi in posizione dominante di mercato. Secondo Catricalà «il rischio di concentrazione comporta un rischio di un aumento del prezzo. E però la legge che ci ha espropriato del potere di autorizzare l'acquisizione da parte di Cai di Alitalia ed AirOne, ci ha lasciato il potere di vigilare su un eventuale abuso di posizione dominante, con particolare riferimento a tariffe che risultino ingiustificatamente gravose. Voglio rassicurare tutti i viaggiatori sul fatto che vigileremo».

La deroga mal digerita
«Il fatto che noi non abbiamo potuto autorizzare la fusione tra Alitalia ed Air One, dando anche indicazioni per qualche misura strutturale più forte, non mi è piaciuto. Però noi siamo soggetti al Parlamento. Quando ho letto la norma che prevedeva in generale la possibilità di derogare alle norme antitrust – spiega Catricalà ai microfoni di Radio 24 - mi sono preoccupato e ho ottenuto che questa deroga riguardasse solo Alitalia. Il Parlamento ha seguito il mio suggerimento e ha inserito un termine di sei mesi a questa norma». In realtà, spiega il presidente dell'Autorità a Radio 24 «già nella legge istitutiva dell'Antitrust c'è una norma che autorizza il governo a derogare alle norme antitrust. L'esecutivo ha voluto fare di più e di meno: di meno perché l'ha fatta senza sentire noi, di più perché è andato in Parlamento quando sarebbe bastato un atto amministrativo».

Carburanti, avviata istruttoria sui prezzi del Gpl
Nell'intervento a Radio24 il numero uno dell'Authority ha parlato anche di banche e carburanti. E su quest'ultimo punto la notizia riguarda il Gpl. Catricalà infatti ha annunciato che sarà avviata un'istruttoria. «Pensiamo che ci sia stata un'intesa sul prezzo» ha affermato il presidente dell'Authority. L'istruttoria partirà dalla Sardegna ha spiegato Catricalà perchè «abbiamo maggiori elementi, ma abbiamo motivo di ritenere che la questione sia nazionale. Ci stiamo lavorando e non è una cosa semplicissima, ma ce la metteremo tutta nonostante le scarse risorse che abbiamo».

Banche, situazione in miglioramento
Sono stati «due anni e mezzo di lavoro intenso, continuo, non sempre sereno», ma dopo «un'iniziale fase di scontro, piano piano i rapporti vanno migliorando». Così il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà, ha ricostruito, a VivaVoce su Radio 24, i rapporti tra l'Autority e le banche. «Abbiamo visto che il bancomat è diventato in gran parte gratuito - ha spiegato Catricalà - abbiamo visto che i tempi per l'incasso effettivo dell'assegno si ridurranno; sui mutui, per la portabilità, abbiamo dovuto condurre una battaglia che poi si è conclusa positivamente, almeno in questa fase. Anche se tutte le aziende hanno fatto ricorso al Tar e la parola fine non è stata posta, oggi se si va in banca si può ottenere facilmente il passaggio del mutuo da una banca all'altra o almeno una rinegoziazione più equa. Abbiamo ancora problemi aperti, ma ad esempio sulla commissione di massimo scoperto stiamo giungendo ad una conclusione positiva». Catricalà vede dunque «segnali di miglioramento di questo mercato che era molto indietro rispetto agli altri mercati europei. Alla fine se dovessi fare un bilancio mi piacerebbe dire che il bicchiere è mezzo pieno e si è riempito grazie alla nostra costanza, alla nostra forza di convincimento e anche all'aiuto che i mass media ci hanno dato in questa battaglia».

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