Standard and Poor's vede nero per il futuro del settore auto. La situazione è critica per i fornitori di componenti in tutto il mondo, avverte l'agenzia di rating, ma non solo. Negli Stati Uniti, in particolare, S&P «ritiene che il rischio di bancarotta di uno o più produttori è tuttora elevato». Nè migliori sono le prospettive per i fornitori in Europa, dove Standard and Poor's si attende un 2009 «estremamente duro, con le immatricolazioni di auto che saranno al massimo in linea con il calo di circa l'8,4% del 2008».
È il panorama delineato dall'agenzia di valutazione del credito nel rapporto «Global Auto Suppliers» nel quale analizza in particolare la situazione del mercato dei fornitori di componentistica automobilistica. Negli Usa S&P si attende un calo del 24% delle vendite di furgoncini nel 2009 rispetto a un già debole 2008, con un ribasso di addirittura il 38% rispetto a due anni fa. E prevede che profitti e flusso di cassa peggioreranno sensibilmente per la maggior parte dei fornitori mentre alcuni di essi andranno incontro a una crisi da liquidità e forse anche alla bancarotta.
In Europa occidentale, sottolinea l'agenzia di rating, il ribasso delle immatricolazioni nell'ultimo trimestre del 2008 è stato di circa il 15% e i fornitori di componenti hanno dovuto affrontare l'improvvisa frenata degli ordini da parte dei produttori. «Inoltre ci aspettiamo che i livelli di debito aumenteranno» con scarsa possibilità, in molti casi, di avere accesso al credito. «L'attuale situazione non ha molto di positivo - avverte S&P - anche se alcuni fattori potrebbero aiutare a rischiarare un pò le prospettive». In primis il recente calo dei prezzi delle materie prime che controbilancerà in parte i minori profitti.
Anche in Giappone la situazione è analoga. S&P si attende infatti che gli utili «caleranno bruscamente nell'anno fiscale 2008 in contrasto con la solida crescita messa a segno nell'anno fiscale 2007».