Per il decreto antirecessione sarà il bonus ricerca il primo banco di prova del 2009. È infatti allo studio un emendamento per correggere la norma che introduce un "filtro" all'utilizzo del credito d'imposta sulle «attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo». I tecnici del Governo stanno mettendo a punto il testo con l'obiettivo di eliminare l'effetto retroattivo e quindi limitare la stretta, ovvero l'obbligo di richiesta preventiva del credito e verifica di risorse disponibili, solo alle attività di ricerca avviate a partire dal 29 novembre 2008. Il meccanismo dell'automatismo nella concessione del bonus sarebbe dunque fatto salvo per gli investimenti in ricerca effettuati nei primi undici mesi dello scorso anno.
L'emendamento è in via di definizione da parte dei tecnici del ministero dello Sviluppo economico, sensibile alle richieste giunte nelle settimane scorse dal mondo delle imprese, e da parte dei tecnici dell'Economia, attenti tuttavia a rispettare il principio suggellato da Giulio Tremonti: «Sì a crediti di imposta solo se sufficientemente coperti».
Per questo sarà difficile il ripristino tout court dell'automatismo mentre sarebbe stata raggiunta la convergenza sulle attività già avviate nel 2008. Si tratterebbe in sostanza di una correzione analoga a quella già annunciata dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti per lo sconto fiscale del 55% sulle spese sostenute per interventi finalizzati al risparmio energetico.
Spinta alla ricerca
Secondo stime citate da Diana Bracco, vicepresidente di Confindustria per la Ricerca e l'Innovazione, circa il 72% delle imprese che ha finora utilizzato il credito d'imposta ha poi consolidato o aumentato i propri investimenti in ricerca e sviluppo.
Ricapitolando, l'articolo 1 (commi da 280 a 283) della Finanziaria 2007 ha introdotto un credito d'imposta alla ricerca per gli anni 2007, 2008 e 2009 pari al 10% dei costi sostenuti, con la possibilità di salire al 15% nel caso di ricerche realizzate attraverso accordo con università o centri pubblici. La Finanziaria 2008 ha poi elevato quest'ultima opzione al 40%. Il Dl 185 anti-crisi (articolo 29, commi da 1 a 4) ha invece introdotto il sistema del monitoraggio e della prenotazione telematica del credito, la cui concessione avviene solo entro tetti annuali di spesa.
Mentre era allo studio l'emendamento per modificare il sistema di prenotazione, negli ultimi giorni del 2008 l'Agenzia delle Entrate è intervenuta in linea con la delega ricevuta con il Dl anti-crisi. Le Entrate hanno infatti già licenziato il «Formulario Ricerca e Sviluppo» fissando per la richiesta dei crediti una doppia gara (una per gli investimenti avviati prima del 29 novembre, un'altra per le attività successive). Da verificare ora come, sulla base dell'emendamento, cambierà l'iter delle richieste.
Gli eco-incentivi
Si svolgerà probabilmente dopo l'Epifania, tra mercoledì e venerdì, il vertice tra Sviluppo economico, Tesoro e forse Confindustria sugli aiuti all'industria in chiave "ecologica". L'ipotesi di una semplice proroga degli incentivi all'auto scaduti il 31 dicembre, sebbene comporterebbe un impegno finanziario limitato (180 milioni), sembra ormai archiviata.
Ci si muoverà in linea con obiettivi di "respiro" europeo, ha ribadito il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, puntando a interventi che saranno probabilmente ancorati alla riduzione di emissioni di Co2 e al risparmio energetico. Sia per prodotti destinati ai consumatori sia per strumenti e apparecchiature industriali utilizzati dalle imprese.
carmine.fotina@ilsole24ore.com
