I 4 miliardi di euro previsti dal decreto anticrisi per il 2009 non sono sufficienti a fronteggiare la situazione economica del Paese. A sostenerlo è Confindustria che, nella congiuntura flash, del Centro studi sottolinea: «In Italia occorre riallocare in fretta un ammontare di risorse ben maggiore dei circa 4 miliardi previsti dal decreto anticrisi per il 2009». In sostanza, secondo l'associazione, occorre adottare «riforme strutturali che portino risparmi nei prossimi anni e accrescano la credibilità del Paese».
Il Centro studi di Confindustria, nel 2009, «stima per le entrate complessive una crescita dell'1,3%, in netta frenata dal 2,5% del 2008 e dal 6,5% del 2007, in linea con il rallentamento dell'economia. Per risanare, primum crescere». Congiuntura Flash sottolinea che c'è un rallentamento del gettito tributario: nei primi undici mesi del 2008 le entrate tributarie sono cresciute del 3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre a novembre 2007 si registrava un incremento del 5,8%. Inoltre, si riduce l'Iva per il calo dei consumi e l'Ires «in concomitanza con la contrazione dei profitti». Per il Centro Studi Co «con la recessione aumenta il rischio di evasione fiscale. La propensione a evadere sale con le difficoltà di reddito dei contribuenti. La percezione di una riduzione dei controlli può provocare un ulteriore contrazione del gettito, creando un buco nei conti pubblici. Verrebbe vanificata l'intenzione del Governo di difendere il risanamento dimostrata attraverso la prudenza sulle misure anticrisi».