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Auto, frena la caduta delle immatricolazioni

di Paolo Malagodi

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2 gennaio 2009

Fine d'anno meno negativa del previsto per il mercato dell'auto, grazie a dicembre che ha risollevato la chiusura del 2008. Il calo dell'ultimo mese si dovrebbe infatti arrestare al 10 per cento secondo una proiezione elaborata dal Sole 24 Ore, che anticipa i dati in uscita oggi. Le auto nuove vendute in dicembre, in parte grazie agli incentivi, in parte grazie alle forti promozioni, sarebbero infatti circa 140mila. Un numero che contraddice le pessimistiche attese, dovute al brusco rallentamento del 29,5% registrato in novembre e alla flessione del 18,9% di ottobre.

Il 2008 dovrebbe archiviarsi con 2 milioni e 160mila consegne e quindi oltrepassare le più recenti proiezioni sul mercato italiano che, secondo il Centro Studi Promotor, si sarebbe dovuto chiudere a 2 milioni e 140mila vetture, mentre secondo Unrae, che rappresenta le case automobilistiche straniere, avrebbe dovuto superare i 2 milioni e 150mila.
La ripresa di dicembre non è però bastata a risollevare un anno in perdita. Nel 2008 sono infatti 330mila le auto nuove in meno che sono state vendute rispetto ai 2 milioni e 493mila del 2007. In percentuale il 13,4% in meno. Se confrontiamo invece il dato del 2008 con quello del 2006, in cui le auto vendute sono state 2 milioni e 326mila, allora la flessione è di poco oltre il 7 per cento. Il 2007 ha segnato un risultato record per il mercato dell'auto e prima di definire il 2008 un anno catastrofico è bene fare un raffronto anche con il 2006.

Quest'anno, pur travagliato dallo tsunami finanziario di settembre, permette al mercato italiano di puntare al secondo posto nella classifica europea, dopo la Germania, e con una ridotta flessione finale. In dicembre, le vendite sono state positivamente influenzate dall'annunciata scadenza, a fine 2008, degli ecoincentivi statali che, secondo quanto emerso nei giorni scorsi, non sono stati rinnovati per il 2009. Molti italiani hanno così colto l'invito ad affrettare gli acquisti entro il 31 dicembre e ad approfittare delle campagne promozionali delle case automobilistiche. Senza dimenticare che a favorire gli acquisti di auto nuove c'è stato anche il fattore pronta consegna. Il rallentamento del mercato dei mesi precedenti ha infatti generato un'elevata disponibilità di vetture in pronta consegna, accumulatesi nelle concessionarie per l'improvvisa caduta della domanda.
Sono queste le tre concause che hanno portato al rush di dicembre e a una chiusura meno negativa di quanto previsto, sulla base delle vendite dei mesi precedenti.

Nella classifica dei produttori, in Italia, al primo posto c'è il gruppo del Lingotto, forte di una quota di mercato che nel 2008 ha raggiunto il 32 per cento. Il risultato è dovuto soprattutto al marchio Fiat che ha superato il 25% di penetrazione del mercato e ha guadagnato un punto abbondante percentuale per il buon andamento delle vendite della 500 e della Panda che hanno compensato il calo subito dalla famiglia Punto. Per i prossimi mesi ci si aspetta però una ripresa, facendo leva sia sulla versione della Grande Punto a metano, da poco presentata, sia su quella a Gpl disponibile da febbraio e con impianto fornito dalla Landi Renzo, leader mondiale del settore. Risulta positivo anche il bilancio 2008 per la Lancia che sta estendendo la penetrazione del mercato grazie al buon numero di immatricolazioni della nuova Delta. Chiude invece in pesante rosso il brand Alfa Romeo: il recente lancio della MiTo non ha ancora dato i suoi frutti, mentre è in forte calo la 147, ormai in run-out e in attesa a settembre del modello sostitutivo.

Tra le case automobilistiche straniere c'è stato un generale ridimensionamento dei volumi e delle quote. Fa eccezione Volkswagen che ha migliorato la percentuale rispetto all'anno precedente. Tra i brand premium è invece Audi a svettare nel 2008 per la crescita di vendite sul mercato italiano, a differenza di quanto è avvenuto per Bmw e per Mercedes che sono state entrambe avvantaggiate dal parallelo consolidamento dei marchi Mini e Smart nelle preferenze della clientela italiana.

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