«C'è un tavolo giustamente convocato per valutare le difficoltà di un grande settore e di tutta la sua filiera. Decideremo nei prossimi giorni». Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e della Salute, conferma l'intenzione del Governo di affrontare la questione dell'auto e dell'indotto.
E tra le ipotesi allo studio c'è – oltre a un mix di interventi che faciliti il ricorso al finanziamento degli acquisti a rate – anche quella di un progetto per rianciare la rottamazione, sulla base delle misure varate nel 2003, da coprire con una dote finanziaria di 260-290 milioni di euro. L'appuntamento è per domani pomeriggio a Palazzo Chigi. Il Governo ha l'intenzione di andare avanti, anche se in questi giorni la Lega ha puntato i piedi sugli aiuti alla Fiat. «Abbiamo già dato», ha ripetuto ieri il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli.
Ma la posizione del Carroccio potrebbe essere più di bandiera: Calderoli e con lui il presidente dei deputati Roberto Cota, hanno in mente interventi per tutto il comparto industriale, da concordare con Bruxelles.
Sarà questa la linea del Governo: un intervento ad ampio raggio, come prova la presenza domani non solo della Fiat ma anche delle case straniere, associazioni di imprese di componentistica, dei concessionari, dei produttori di moto e scooter, oltre che Confindustria e sindacati.
La presidente degli industriali, Emma Marcegaglia, anche giovedì scorso, nell'incontro con il Governo, ha sollecitato interventi per tutta la filiera dell'auto, che tenga conto delle esigenze delle piccole imprese, con incentivi legati all'efficienza energetica, rinnovamento dei prodotti, mobilità eco compatibile, prendendo in considerazione, come azione di immediato effetto, la rottamazione. Anche il sindacato preme per decisioni al più presto. Per il numero uno della Fiom, Gianni Rinaldini, gli interventi devono essere legati all'occupazione. (N. P.)