Lenovo, quarto produttore mondiale di personal computer, ha avviato una significativa ristrutturazione, sulla scorta del calo della domanda e in seguito alla masiccia erosione degli utili di bilancio. Il gruppo cinese ha infatti annunciato il licenziamento di circa 2.500 dipendenti, ossia l'11% del totale della sua forza lavoro. In un comunicato diffuso oggi, la compagnia afferma che la decisione è stata provocata da un calo della domanda per i personal computer in tutto il mondo, compresa la Cina. «Per quanto questa notizia sia dura per tutti i dipendenti della Lenovo, pensiamo che i passi che stiamo intraprendendo siano necessari per competere nell' economia di oggi», ha commentato il chief executive della compagnia William J.Amelio. I licenziamenti fanno parte di una serie di iniziative con le quali la compagnia vorrebbe risparmiare in un anno circa 300 milioni di dollari. La Lenovo, che nel 2005 ha acquistato il reparto pc della Ibm, ha aggiunto di aspettarsi per l' ultimo trimestre del 2008 delle perdite definite «leggere». Nei primi nove mesi dell'esercizio in corso il gruppo aveva accusato un calo del 78% dell'utile netto.