PARIGI – Rinasce il mito Ds: la Citroen proporrà dal 2010 una nuova versione dell'ammiraglia prodotta per vent'anni dal 1955. Lo rivela stamani il quotidiano Les Echos: nei prossimi giorni la casa automobilistica dovrebbe presentare un "concept car", "molto vicino alla produzione".
Sulla scia della riscoperta di altri miti, come la Cinquecento e la Mini, ritorna la Ds, che, pronunciata in francese, diventa "déesse", la dea, un'auto ai suoi tempi anticonformista per la linea e rivoluzionaria tecnologicamente (grazie alle sospensioni idropneumatiche con controllo automatico dell'altezza del veicolo). Fu il designer italiano (di Varese) Flaminio Bertoni a concepirla, al pari di un'altra auto di successo della Citroen, la "due cavalli".
La nuova Ds costituirà una serie, declinata in più versioni. Su quella venduta già dall'anno prossimo per il momento si sa ben poco, a parte che sarà molto più compatta dell'attuale ammiraglia della Citroen, la C6, dal successo commerciale più che deludente, soprattutto al di fuori dei confini francesi. Nei prossimi giorni Citroen annuncerà anche il cambiamento del proprio logo, praticamente intatto dagli anni Ottanta, che diventerà più "morbido" e meno spigoloso.
Riesumando la Ds, la Citroen vuole ritornare a giocare le sue carte sull'alta gamma.
A lungo con performance migliori della "sorella" Peugeot, la Citroen è ormai colpita fortemente dalla crisi: nel 2008 ha venduto nel mondo 1,46 milioni di veicoli, il 7,5% in meno rispetto all'anno precedente. Gilles Michel ha appena abbandonato le redini del marchio, dopo la sua nomina da parte del Governo francese alla guida del nuovo Fondo strategico d'investimento della Cassa dei depositi. Michel non è ancora stato sostituito.