Negli ultimi quattro anni le imprese femminili sono cresciute del 5,8% a fronte del 3% complessivo. Quindici società su 100 sono attive nel terziario, il settore dove le donne imprenditrici registrano la presenza più elevata. Sono questi alcuni degli elementi che emergono dai primi dati dell' «Osservatorio sull'evoluzione dell'imprenditoria femminile del terziario » realizzato da Terziario Donna Confcommercio e Censis. La metà delle donne al vertice di imprese terziarie opera nel commercio soprattutto in quello al dettaglio (+37%). Tra i servizi, sono quelli pubblici, sociali e alla persona a registrare una più elevata guida femminile (quasi il 50%).
L'impresa individuale è quella preferita: nel 2008 erano più di 500mila (quasi il 60%) seguite dalle società di persone (oltre 350mila, pari al 40%)edallesocietà dicapitali. In forte aumento queste ultime, che sono raddoppiate negli ultimi 4 anni. Le imprese femminili crescono grazie anche alle donne immigrate: nei trasporti, magazzinaggio e comunicazioni, registrano dal 2004 un incremento del 52,6%, mentre le italiane negli stessi settori solo dell'1,4%. Forte espansione anche nel commercio: +47%, e in particolare in quello al dettaglio dove le imprenditrici immigrate crescono del 53,4%; e questo sempre a fronte di una diminuzione di quelle italiane (-3,6%).
Buoni anche i segnali che arrivano dall'industria dove le imprese femminili sono sopra la media ( 8,2%), con variazioni più significative in comparti tradizionalmente maschili: +59,4% nelle imprese che operano nella produzione e distribuzione di energia elettrica, acqua e gas e +34,5% nelle costruzioni. A giugno 2008, le imprese femminili nell'industria rappresentano il 13,9% del totale delle imprese guidate dalle donne.
Dai dati disaggregati per classi d'età emerge il profilo di una donna che si mette alla guida di un'impresa già in età matura. Il 53,6% delle donne imprenditrici ha un'età compresa tra i 30 e i 49 anni e il 31,7% tra i 50 e i 69 anni. Solo l'8,8% ha meno di 29 anni.