È proprio nelle fasi economiche più difficili che lo scambio di informazioni in azienda deve funzionare al meglio. Solo così, insegnano i manuali, il sistema produttivo riesce ad essere più efficiente, garantendo la riduzione dei costi e il raggiungimento dell'efficienza. Per un impresa siderurgica poi, che ora più che mai deve fare i conti con la forte fluttuazione dei prezzi delle materie prime, la buona relazione professionale tra direttore dei sistemi informativi e amministratore delegato diventa allora condizione indispensabile per fare risultato.
Per questo Made in Steel, la fiera dell'acciaio che mercoledì 18 aprirà i battenti a Brescia, presso il Brixia Expo, dedica al tema un convegno internazionale a cui parteciperanno alcuni dei principali esperti sul tema in ambito industriale e accademico.
Tra questi, Marco Perona, ordinario di Logistica industriale all'Università di Brescia e coordinatore di It Metal – la prima community Ict delle imprese italiane che operano nel settore dei metalli ferrosi e non ferrosi, promossa da Csmt - che spiega come «il tempestivo flusso di informazioni tra il Cio (Chief information officer) e l'amministratore delegato è la base per automatizzare i processi e supportare le decisioni in maniera più completa".
Non solo. Ottimizzare al meglio lo scambio di dati consente di "abilitare nuovi processi che prima non c'erano – spiega Perona –. Pensiamo alla gestione del magazzino di un'impresa: il monitoraggio dei dati di produzione e magazzino si traduce in maggiore reattività rispetto alle richieste dei clienti, che così hanno possibilità di fare ordini in tempo reale".
Ma per chi fa acciaio ci sono anche dei motivi in più. "Le imprese siderurgiche – continua il docente – hanno una caratterizzazione tecnico-ingegneristica più rilevante rispetto a molti altri settori, soprattutto per ciò che riguarda i materiali in ingresso: il controllo di concentrazioni, tipologie e caratteristiche delle componenti è superiore a quello di chi fa, ad esempio, auto, dove invece prevalgono elementi di tipo logistico-organizzativo". Ma nei laminatoi, oggi, bisogna proteggersi soprattutto da una variabile impazzita: i costi. "Il settore recentemente si è trovato a combattere contro una forte fluttuazione dei prezzi delle materie prime. Il monitoraggio dei dati finanziari diventa allora indispensabile collante tra chi, in azienda, compra materie prime e chi invece produce e vende il prodotto siderurgico. Solo così si possono dominare le variabili di costo".
L'incontro, con il patrocinio di Federacciai e animato dalla presenza di Franco Tamburini, presidente di Made in Steel, vedrà la partecipazione anche di Josep Valor, professore di Sistemi informativi alla Iese di Barcellona, business school dell'Università di Navarra, e di Juan Bach, direttore dei sistemi informativi del gruppo multinazionale dell'acciaio Celsa. Valor affronterà nel dettaglio ruoli e responsabilità dell'amministratore delegato e del cio a partire dalla letteratura sulla gestione dei sistemi informativi e da esperienze e ricerche sul campo. Nell'occasione presenterà anche un quadro di riferimento per il governo delle tecnologie It in azienda. Juan Bach spiegherà invece perché Celsa, che occupa 8.500 persone distribuite in 8 Paesi, ha deciso di introdurre un unico sistema gestionale centralizzato (SAP) per tutte le imprese del gruppo. Il convegno illustrerà infine la governance e la posizione dei servizi It all'interno dell'organigramma e come sono strutturati i report per il vertice aziendale in vista di decisioni sui sistemi informativi.
(L.D.)