PARIGI – Ancora polemiche dopo che Total ha deciso di tagliare 555 posti di lavoro nei suoi impianti francesi (raffinerie e stabilimenti petrolchimici). In una fase di forte crisi economica e di problemi gravi sul fronte dell'occupazione, il gruppo si ritrova nel mirino delle critiche, non solo dei sindacati o della sinistra, ma anche di tanti esponenti della maggioranza di centro-destra.
L'annuncio era arrivato ieri e subito Laurent Wauquiez, sottosegretario responsabile dell'Occupazione, molto vicino a Nicolas Sarkozy, aveva definito la decisione "scandalosa", ricordando i profitti che Total è riuscita a macinare negli ultimi tempi. Il gruppo ha realizzato quasi 14 miliardi di euro di utili netti nel 2008, un record storico dovuto in parte al caro petrolio. Ha così aumentato del 10% il dividendo versato agli azionisti. Wauquiez è ritornato all'attacco oggi, dicendo che si aspetta da Total "un gesto a favore dell'impiego dei giovani".
Stamani i vertici aziendali si sono difesi, specificando che quest'anno solo nel campo dell'energia solare Total creerà un migliaio di nuovi posti di lavoro in Francia e che, grazie a tutti gli investimenti previsti, si dovrebbe arrivare a un totale di 3mila. Per questo Luc Chatel, portavoce del Governo francese, ha definito l'annuncio di ieri "maldestro", aggiungendo che "va messo al confronto con la nuova occupazione che il gruppo intende generare". Tanto più che i 555 posti in meno non rappresenteranno in alcun caso "licenziamenti secchi", ma porteranno solo a spostamenti del personale su altre mansioni o a prepensionamenti.
Queste giustificazioni, oerò, non sono state sufficienti a calmare le acque. Oggi Xavier Bertrand, segretario generale dell'Ump, il partito di Sarkozy, ha dichiarato che "Total deve dare l'esempio ed essere un'impresa responsabile". Secondo Martine Aubry, alla guida del Partito socialista, il principale dell'opposizione, "il gruppo dovrebbe rimborsare tutti gli aiuti pubblici che ha ricevuto". Mentre Ségolène Royal, socialista anche lei, già candidata alle presidenziali, ha chiesto che "lo Stato prelevi direttamente sagli utili di Total per investire nelle energie alternative".