La percezione di una situazione economica complessiva poco positiva è diffusa nella metà della popolazione italiana, anche quando si parla del proprio contesto familiare. E per tornare a vedere il sereno occorrerà aspettare tutto il 2010.
I dati emergono dal sondaggio effettuato da Ipr Marketing per il Sole 24 Ore in occasione del Festival dell'Economia di Trento.
La grande maggioranza degli intervistati (il 70 per cento) considera l'Italia un paese in declino; la globalizzazione è ritenuta un processo positivo in grado di produrre sviluppo e benessere per la metà del campione, eppure il 57 per cento si dice favorevole a misure protezionistiche per salvaguardare interessi di cittadini e aziende.
La paura che le persone della propria famiglia perdano il posto di lavoro è alta per il 37 per cento del campione. E le fabbriche sono considerate il settore dove l'occupazione diminuirà maggiormente, seguite da pubblica amministrazione e aziende di servizi. Quelle di lavoratori autonomi e professionisti sono invece ritenute aree in crescita.
Ma in una situazione di questo tipo la maggioranza degli italiani come spenderebbe un bonus una tantum di 50.000 euro? Il 36 per cento pensa all'acquisto di un immobile, il 20 per cento ad un deposito bancario.