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Compravendite, il Nord peggio del Centro e del Mezzogiorno

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17 luglio 2009

Le compravendite di abitazioni si riducono di più nel Nord rispetto al Mezzogiorno e nelle piazze immobiliari di minore spessore e meno liquide rispetto ai capoluoghi. È questa l'analisi che emerge dal Rapporto sul mercato immobiliare di Nomisma. Nel primo trimestre dell'anno, nel Nord Italia le compravendite hanno registrato una flessione media del 20,8% rispetto ai primi tre mesi del 2008 (la riduzione si ferma al 17,6% nei capoluoghi, mentre sale al 22% nelle città minori); nel Centro la riduzione è stata del 16,9% e del 16% nel Sud.

La riduzione dei valori degli immobili è evidente in tutte le piazze italiane, con punte particolarmente negative per il mercato veneziano (che registra una flessione semestrale dei prezzi del 4,1%), e per quelli milanese e fiorentino, mentre i mercati del Mezzogiorno sembrano reagire meglio alla contrazione. Alla compressione dei prezzi, contribuiscono anche gli sconti applicati all'atto della compravendita, che raggiungono, in media, il 13 per cento. La variazione è però significativa tra città a città ( si va dal 9,8% di Padova al 16% di Bari) e tra zone di pregio (11,9%) e periferiche (14,3%, circa il 20% in più rispetto alle localizzazioni più prestigiose).



Milano

Continua la fase negativa del mercato, con una domanda fortemente ridotta e una riduzione relativa sia dei prezzi di compravendita sia dei canoni di locazione. La flessione riguarda tutti i segmenti. Si tratta del secondo semestre di contrazione, tornando ai valori nominali del 2006 per le case e del 2007 per uffici e negozi. Si allungano inoltre i tempi di compravendita (sei mesi per le abitazioni e sette per gli uffici). Milano sconta anche l'attesa per l'Expo 2015, chi può aspetta in attesa di un'auspicata ripresa e i prezzi tengono più che altrove.

Roma
Nel mercato immobiliare della capitale si assiste ad una netta e generalizzata flessione della domanda, a cui l'offerta sembra però adattarsi con lentezza, manifestando una modesta riduzione dei prezzi. Nella seconda parte dell'anno, però, è prevista una riduzione dei prezzi che dovrebbe attenuare l'erosione delle attività di compravendita. (Il.V.)

17 luglio 2009
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