Tagli alla moda e a prezzi stracciati. I parrucchieri cinesi fanno sempre piu' affari ma dietro il risparmio a volte si nasconde lavoro nero e prodotti pericolosi. È quanto scoperto dai carabinieri della Compagnia Porta Magenta di Milano che, insieme a personale del Nas e dell'Ispettorato del lavoro, hanno multato due negozi in via Lessona e via Aldini. Negozi con nomi nostrani ma nelle mani di cinesi che avevano alle loro dipendenze ragazzi italiani.
Operai in nero che, per loro ammissione, guadagnano 800 euro al mese per fare shampoo, tagli e tinte a prezzi fuori dal mercato. In tutto erano undici, nei due esercizi commerciali, i ragazzi sfruttati dagli stranieri che dopo via Sarpi stanno «conquistando» altre zone di Milano. All'interno dei negozi sono stati sequestrati diversi prodotti per la cura dei capelli con etichette poco chiare. Per i titolari sono scattate multe per un valore complessivo di diverse migliaia di euro.
La professione tra l'altro è tra le più richieste, quella dei parrucchieri. Come risulta dai dati, recentemente pubblicati, del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro, tra parrucchieri o assistenti, nel corso di quest'anno
si sono liberati, negli ultimi mesi, circa 4.500 posti di lavoro.