In Italia nel secondo trimestre il Pil ha segnato una flessione dello 0,5 per cento rispetto al trimestre precedente, dopo il meno 2,4 per cento accusato nei primi tre mesi, mentre la contrazione su base annua si è mantenuta al meno 6 per cento, lo stesso livello di inizio anno. Lo riporta l'Ocse, nel comunicato con i dati sul Pil dell'intera area citando i dati forniti dai vari paesi membri. I dati dell'ente parigino corrispondono a quelli diffusi dall'Istat lo scorso 7 agosto con la stima preliminare del Pil del secondo trimestre.
I cali registrati dall'Italia sono i secondi, in ordine di portata tra i vari stati Ocse, sia rispetto al trimestre antecedente sia nel paragone su base annua. Tra i vari paesi dell'area l'Ocse precisa di non avere a disposizione i valori sul Pil del Canada. La Gran Bretagna è il paese che ha accusato il calo del Pil più accentuato dal trimestre precedente, con un meno 0,8 per cento; la flessione su base annua più marcata riguarda invece il Giappone, con un meno 6,5 per cento.