Con i precari della scuola non c'è alcuno scontro. Lo ha assicurato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, intervenuta oggi al Forum Ambrosetti di Cernobbio. «Io non parlerei di guerra - ha affermato il ministro -. Non esiste nessuna guerra: c'è un disagio sociale assolutamente legittimo. Il governo non solo ne ha il massimo rispetto ma sta anche lavorando per risolverlo». «Io - ha proseguito la Gelmini - penso che il provvedimento che verrà approvato mercoledì in consiglio dei ministri sia un provvedimento importante, che va nella giusta direzione. È chiaro poi che servono le riforme, perché ad esempio il sistema delle Sis, il reclutamento fatto in questo modo, ha originato il precariato». Il ministro ha poi fornito alcune indicazioni sulla questione ammortizzatori: «Con la chiusura degli accordi di programma - ha detto - in alcuni casi proprio subito, in altri solo dopo l'approvazione della convenzione con l'Inps. Però i tempi sono brevi».
Tornando sulla proposta della Lega Nord di introdurre lo studio dei dialetti, la Gelmini ha spiegato che «quando verranno modificati i programmi, sapete che nel 2010 ci sarà la riforma della scuola secondaria e poi si presterà attenzione all'ammodernamento dei programmi, non ho alcuna contrarietà a fare in modo che lo studio della storia includa la storia locale. Sul dialetto - ha aggiunto il ministro - si è fatta una polemica estiva forse anche sovradimensionata. Se questo rientra nello studio della storia e delle tradizioni locali non credo si debba polemizzare. I problemi della scuola sono altri».