Sul credit crunch: vanno monitorate le risposte concrete degli imprenditori
«Il problema dell'occupazione ci sarà, ma non siamo davanti a una catastrofe. Bisogna vigilare, ma niente panico». Lo ha affermato la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, al margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio. Il numero uno degli industriali prevede un autunno «difficile ma non drammatico» e sottolinea che i problemi sull'occupazione vanno affrontati attraverso gli ammortizzatori sociali. Secondo Marcegaglia «a oggi i posti persi in Italia sono pochi, 2-300mila, può darsi che ci sia una perdita di alcuni posti nei prossimi mesi». Ma, ha ribadito la presidente, non ci saranno catastrofi. E sulle forme di protesta più radicali dei lavoratori, come salire sui tetti delle fabbriche o gli scioperi della fame, il presidente di Confindustria ha ricordato che non risolvono i problemi delle aziende in difficoltà. «Tutta la solidarietà a questi lavoratori» che protestano nelle imprese in crisi, ha affermato Marcegaglia, «ma non passi l'idea che salendo sul tetto o con uno scipero della fame si risolvono i problemi dell'azienda».
Per quanto riguarda il botta e risposta tra il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti e il presidente delòl'Abi, Corrado Faissola, sulla presenza o meno di un credit crunch la leader degli industriali ha osservato: «Ieri il presidente dell'Abi, Corrado Faissola, ha detto che l'82,5% degli sportelli bancari ha aderito alla moratoria. Questo è importante, ma adesso bisogna monitorare le risposte concrete degli imprenditori. L'importante - ha concluso Marcegaglia - è mettere in campo strumenti concreti».