I canoni di locazione degli uffici sono in picchiata in tutta Europa. Secondo uno studio di Jones Lang LaSalle che monitorizza l'andamento degli affitti nel settore terziario in 24 paesi, la riduzione nel secondo semestre dell'anno è stata del 4,6%, il che porta il trend annuale al meno 15,4%. Un dato negativo, che però secondo l'istituto di ricerche specializzato nel settore immobiliare mostra anche un rallentamento rispetto al trimestre precedente, lasciando quindi presagire l'approssimarsi di una fase di ripresa. Londra, con una riduzione annua del 32%, ha per esempio raggiunto potenzialmente il punto estremo della fase di rallentamento dei canoni. Il primato negativo spetta però a Mosca, dove gli affitti degli uffici sono scesi del 30% in un unico semestre, seguita da Dublino e Madrid con diminuzioni, rispettivamente, del 18 e 10%. Molto meglio l'Italia, dove la piazza di Roma ha mantenuto stabili i canoni nel secondo trimestre e Milano ha contenuto la debacle al 5%. Fino ad ora l'Italia ha resistito meglio degli altri paesi europei all'attuale crisi che ha portato molti dei mercati maturi a forti contrazioni nel valore dei canoni prime su base annua afferma l'amministratore delegato di Jones Lang LaSalle, Pierre Marin. Uno dei fattori che ha contribuito a contenere la diminuzione è stata la scarsa offerta di immobili di qualità, che ha mantenuto il livello di vacancy (cioè di sfitto, ndr) basso soprattutto nelle zone centrali. Questo indicatore ha toccato il 5,7% a Roma e l'8% a Milano, ma il completamento dei nuovi progetti causerà, soprattutto in Lombardia, un ulteriore aumento del tasso di sfitto. Fino a quando? Le previsioni di stabilità sono per la seconda metà del 2010.