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L'Asia ha investito sul futuro
e ha scongiurato la bomba demografica

dall'inviato Piero Fornara

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5 settembre 2009

CERNOBBIO – La seconda giornata del forum Ambrosetti a Villa d'Este di Cernobbio si è chiusa con una tavola rotonda dedicata agli impatti della demografia sulla società. Quattro i relatori: il cardinale Camillo Ruini, che per diversi anni ha presieduto la Conferenza episcopale italiane e vicario del Papa per la diocesi di Roma dal 1991 al 2008; il deputato del Pd Enrico Letta , già sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel secondo governo Prodi; meno noti al pubblico italiano gli altri due partecipanti: Demetrios G. Papademetriou, presidente e co-fondatore del Migration Policy Institute di Washington, esperto delle tematiche demografiche e migratorie, oltre che consulente su questi temi dei governi di una ventina di Paesi, e Kishore Mahbubani, cittadino di Singapore e per due volte ambasciatore del suo paese all'Onu, ritenuto da "Foreign Policy" e dal "Financial Times" uno degli intellettuali di prestigio a livello mondiale. Moderatore del dibattito il direttore del "Sole 24 Ore" Gianni Riotta.

In Asia non si deve più temere l'esplosione di una bomba demografica, ha detto il professor Mahbubani, perché «noi abbiamo imparato a investire sul futuro: ogni 10 ingegneri neo-laureati nel mondo, sette provengono da Cina o India». Enrico Letta si è invece rammaricato che nel nostro paese è avvenuto più o meno il contrario: infatti «a partire dagli anni Settanta in Italia, da una parte, ha cominciato a crescere il debito pubblico e, dall'altra, è diminuita la fertilità femminile: due segnali negativi per una nazione che non pensa al futuro dei propri figli.

In sala c'è stato anche un botta e risposta fra il cardinale Camillo Ruini e Gary S. Becker, docente all'università di Chicago e premio Nobel per l'economia nel 1992. Ruini ha chiesto per l'Italia politiche per la famiglia sul modello francese, che hanno permesso un ribaltamento del trend demografico negativo e favorito la ripresa della natalità. Becker ha però puntualizzato che in Francia, a fronte di importanti aiuti governativi alle famiglie, l'incremento demografico è stato percentualmente molto modesto. Meglio sarebbe stato, secondo Becker, investire questi fondi per l'istruzione e formazione dei bambini già nati. Ma, gli ha risposto Ruini, così facendo avremmo un ulteriore invecchiamento della popolazione.

5 settembre 2009
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