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NORDOVEST
Conti a rischio per 4 comuni piemontesi su 5
Al centro dell'attenzione c'è la questione del patto di stabilità, con la richiesta da parte di molte amministrazioni di rivedere gli accordi presi con il governo. Ma al prossimo convegno Anci, in programma a Torino dal 7 al 10 ottobre, i Comuni discuteranno anche del ritardo dei trasferimenti e della necessità di una maggiore autonomia fiscale. Questione, quest'ultima, ritenuta essenziale anche dall'attuale presidente dell'Associazione, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino: «Siamo pronti al federalismo fiscale e chiediamo che diventi prioritario», dice.
Ma sul banco degli imputati è soprattutto il patto di stabilità, che sta creando difficoltà soprattutto alle amministrazioni più piccole: secondo le ultime proiezioni di Anci Piemonte, l'80% dei Comuni subalpini non rispetterà il patto a fine anno (contro appena il 4% di un anno fa). Anche chi ha soldi in cassa, non può spenderli per rientrare negli accordi e spesso si vede costretto a sospendere o ritardare il pagamento dei fornitori.
NORDEST
Se il capannone sposa il design
Sempre più imprese ridisegnano il loro spazio industriale, trasformandolo in brand e garantendo ecocompatibilità e migliore fruibilità. Su questa nuova concezione si stanno muovendo molti architetti veneti, già autori di sedi ad alto impatto tecnologico e di design. Un esempio è la TiFS Ingegneria di Padova (nella foto) o la Uniflair di Conselve (Pd), realizzata dall'architetto Mario Cucinella. Non solo: gli studi di architettura vengono coinvolti dalle associazioni di categoria e dagli enti locali anche per ridisegnare intere aree industriali.
CENTRONORD
Firenze prova a recuperare le aree dismesse
Si riapre il dossier sulle aree dismesse (nella foto l'ex Meccanotessile) a Firenze, una partita da un milione di metri cubi. L'amministrazione comunale sta lavorando a una delibera che punta a sbloccare il recupero di almeno una parte di questi siti, a patto che gli investitori non aumentino i volumi esistenti. Il sindaco Matteo Renzi ha aperto la porta a questa norma-ponte nel consiglio comunale del 21 settembre. I costruttori chiedono tempi rapidi e propongono di utilizzare questi spazi anche per i progetti di housing sociale.
SUD
Gesac: "Scalo di Grazzanise da ripensare"
Il progetto dell'aeroporto di Grazzanise deve essere rifatto. «Il masterplan del 2005, che ipotizzava la realizzazione di un polo formato da tre scali, è superato. Vanno ridefiniti i tempi, il destino di Capodichino, rivalutate le previsioni di traffico». A sorpresa si mostra critico sul progetto del nuovo scalo internazionale campano Mauro Pollio, 63 anni e da 12 anni alla guida della Gesac Spa, società di gestione dello scalo di Napoli, di cui è sia ad che presidente. Pollio due mesi fa ha firmato per Gesac con l'Enac l'intesa programmatica che affida alla sua società la realizzazione e la gestione del nuovo polo aeroportuale. «Non c'è ripensamento – precisa l'ad – la Gesac continua a sostenere la necessità di progettare e costruire lo scalo di Grazzanise. Ma deve essere realizzato bene». Poi aggiunge: «Siamo a lavoro per preparare il business plan. Il masterplan del 2005 è obsoleto. L'operazione Grazzanise ha senso solo se inquadrata in una pianificazione nazionale che al momento non c'è. Non può essere considerato solo una delocalizzazione di Capodichino»