In risposta alla crisi economica e finanziaria, la Ue e i Paesi membri hanno adottato misure per riformare il sistema finanziario, sostenere l'economia reale, promuovere l'occupazione e contribuire alla ripresa globale. È essenziale che le misure volte a sostenere l'economia reale e ad attenuare gli effetti sociali della crisi siano compatibili con gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine. La Ue mira a trasformare la crisi in un'occasione per promuovere la sostenibilità finanziaria e ecologica, sviluppando nel contempo una società a basse emissioni di carbonio, che usi con efficienza le sue risorse, sia basata sulla conoscenza e socialmente inclusiva.
Con una comunicazione dal titolo "Integrare lo sviluppo sostenibile nelle politiche della Ue: riesame nel 2009 della strategia dell'Unione europea per lo sviluppo sostenibile", la Commissione a fine luglio ha analizzato i progressi delle politiche Ue nei settori contemplati dalla strategia dell'Unione per lo sviluppo sostenibile.
Da questa panoramica si evince che, nonostante i notevoli sforzi fatti per integrare le azioni a favore dello sviluppo sostenibile nelle principali politiche comunitarie, restano tendenze contrarie e la Ue deve aumentare i suoi sforzi. Come prova l'esempio dei mutamenti climatici, un intervento tempestivo garantisce benefici maggiori, più rapidi e a costi inferiori. La strategia potrebbe incentrarsi soprattutto sugli obiettivi di lungo periodo della Ue in quattro settori-chiave:
- accelerando il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e a basso uso di fattori produttivi, basata su tecnologie che consentano l'uso razionale delle risorse;
- intensificando le misure ambientali tese a tutelare la biodiversità, le risorse idriche e le altre risorse naturali. È provato che la biodiversità si distrugge a velocità preoccupante. Oltre a peggiorare la qualità della nostra vita e di quella delle generazioni future, il degrado degli ecosistemi frena lo sviluppo economico sostenibile di lungo termine;
- favovendo l'inclusione: le categorie sociali più deboli sono a rischio perché più colpite dalla crisi economica di cui, senza misure efficaci, subirebbero gli effetti più a lungo;
- rafforzando la dimensione internazionale dello sviluppo sostenibile e intensificando la lotta contro la povertà globale.