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Austerity al Motor Show, restano solo le esibizioni

di Emilio Bonicelli

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Mercoledí 07 Ottobre 2009

BOLOGNA - Complice la crisi nel 2009 l'Italia perde il suo unico Salone dell'auto. Nessun costruttore, infatti, sarà presente al prossimo Motor Show di Bologna con l'esposizione statica dei propri prodotti.

La nota manifestazione motoristica, tuttavia, non chiuderà i battenti, ma si presenterà ugualmente in una edizione ridotta, giocata sulle gare sportive, sui test drive, sugli spettacoli e sull'intrattenimento. Più che un Motor Show sarà un Motor Sport: dimezzati i giorni di durata, da dieci a solo cinque, dal 4 all'8 dicembre prossimi; dimezzato il costo del biglietto, per attrarre comunque i giovani; più che dimezzate le aree espositive, solo sette padiglioni attorno al piazzale della fiera dove verrà allestita la pista per le gare.

L'annuncio della dolorosa svolta, dopo giorni in cui si rincorrevano voci sulla possibile cancellazione della rassegna, viene dato a Bologna da Giada Michetti, amministratore delegato di Promotor International, la società controllata da Gl Events che organizza la manifestazione. L'edizione 2009 sarà «un ritorno alle origini» , quando nel 1976 il Motor Show nacque come un concentrato di gare sportive su due e quattro ruote. «Sarà un'edizione straordinaria, che abbiamo deciso comunque di fare per il nostro pubblico, per la nostra storia e per il territorio».

A iniziare da gennaio Giada Michetti si è spesa in ogni modo per convincere le case automobilistiche a partecipare, offrendo spazi espositivi a prezzi scontatissimi. Nonostante questo a settembre è arrivato il no definitivo di Fiat e a seguire, con un «effetto domino», quello dei produttori stranieri.

Pur di non cancellare dal proprio bilancio l'edizione 2009 della manifestazione bolognese, il gruppo Gl Events, che ha acquistato nel 2007 il Motor Show da Alfredo Cazzola per circa 50 milioni di euro, è pronto a investire quest'anno una cifra significativa. Gli organizzatori per ora non vogliono rivelarne l'entità, ma potrebbe avvicinarsi a 10 milioni di euro. Del tutto incerta la convenienza economica dell'operazione che potrebbe chiudere in rosso. «È una sfida», il cui esito dipenderà dalla partecipazione del pubblico. Tra i motivi di attrazione vi sarà la giornata dedicata alla Ferrari, il 5 dicembre, con la presenza della casa di Maranello nella sua parte sportiva, con i pit stop e le vetture da Formula 1. Presenti anche i piloti e le auto da rally di Citroen, Subaru e Ford al Memorial Bettega.

La svolta del 2009 apre però molti dubbi sul futuro del Motor Show. Torneranno le case produttrici il prossimo anno, o prevarrà la tendenza a presentare i nuovi modelli con grandi eventi slegati dai saloni? Tra i motivi di incertezza anche voci, per ora smentite, della nascita di un nuovo salone dell'auto a Milano, per sfruttare la spinta propulsiva di Expo 2015. Per il territorio bolognese l'eventuale cancellazione della manifestazione, che nel 2008 ha catalizzato oltre 900mila visitatori, sarebbe una grave perdita. Secondo alcune stime infatti l'indotto diretto e indiretto dell'evento sarebbe pari a 100 milioni di euro.

Mercoledí 07 Ottobre 2009
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