Gli italiani non conoscono le energie rinnovabili e temono il nucleare. Tra i nostri concittadini afferma infatti di conoscere «molto bene» l'energia solare fotovoltaica solo il 26,4% del campione, l'energia solare termica il 17,1%, l'energia eolica il 26,6%, l'energia da biomasse il 12,3%, l'energia dalle onde del mare il 7,5%, la geotermia il 10,8% ed il mini-idroelettrico il 6,3%. Mentre sul fronte dell'energia nucleare solo il 28% degli intervistati ritiene sicura la produzione di energia nucleare, e pressoché assenti i rischi ad essa connessi, e soltanto il 26,3% inoltre sarebbe disposto ad accettare l'installazione di un impianto nucleare nella propria provincia.
È quanto emerge dalla ricerca di mercato «Enti locali e cittadini di fronte alle rinnovabili» condotta dall'Istituto Format, per conto di Somedia, che sarà presentata nel dettaglio giovedì prossimo a Roma al convegno «Energetica 2009», al Centro Congressi.
Secondo la ricerca, inoltre, gli italiani dimostrano di conoscere le reali potenzialità delle rinnovabili e del loro impatto ambientale in prevalenza riguardo il solare fotovoltaico e il solare termico, mentre conoscono assai meno per le altre fonti di energia. «Il livello di conoscenza delle rinnovabili in Italia non è molto alto» commenta Pierluigi Ascani, presidente di Format, che ha anticipato alcuni dei risultati dell'indagine. Obiettivo della ricerca, spiega l'Istituto Format, «è stato di analizzare il livello di conoscenza degli italiani in merito alle fonti di energia rinnovabile per verificare le reali possibilitá di partecipazione informata dei cittadini al dibattito pubblico sull'uso delle rinnovabili nel nostro Paese e di accesso alle misure di incentivazione di tali forme di energia offerte dalle politiche pubbliche a livello nazionale e locale».
Secondo la ricerca condotta dall'Istituto Format, inoltre, per gli italiani le fonti di energia rinnovabile che dovrebbero più di altre essere fatte oggetto di politiche pubbliche di incentivazione sono il solare fotovoltaico per il 48,6% degli intervistati, l'eolico (25,9%), il solare termico (17,3%), le biomasse (2,6%), le onde del mare (3,3%), la geotermia (1,3%) ed il mini idroelettrico (1,0%).